Il film che fa scappare la gente del cinema dopo malori e vomito

Ecco qual è il film che sta facendo scappare gli spettatori dalle sale cinamtografiche, in preda a malori e nausea

Il film che fa scappare la gente del cinema dopo malori e vomito
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Il cinema è sempre stato capace di partorire incubi e terrori che hanno accompagnato gli spettatori nel corso della loro vita: si pensi, ad esempio, a quando arrivò nei cinema L'esorcista, con le ambulanze che sostavano fuori dalle sale cinematografiche (soprattutto quelle statunitensi), pronte a correre in soccorso di coloro che avrebbero potuto sentirsi male alla vista del capolavoro di William Friedkin. Ora un altro film sta scatenando reazioni simili: si tratta di Terrifier 3.

Diretto e scritto da Damien Leone, Terrifier 3 è il terzo capitolo della saga slasher più conosciuta e seguita di questo periodo, anche grazie al suo protagonista, Art The Clown (David Howard Thornton), diventato virale sui social media, soprattutto su Tik Tok. Il film, che arriverà nelle sale italiane il prossimo 11 novembre, è ambientato durante le festività natalizie e prende il via cinque anni dopo gli eventi raccontati nel precedente capitolo. Sienna (Lauren LaVera) e Jonathan Shaw (Elliot Fullam) sono gli unici sopravvissuti alla mania omicida dell'assassino vestito da pagliaccio e, pensando di essersi lasciati il pericolo alle spalle, stanno cercando di riprendere in mano ciò che resta della loro vita, nella speranza di poter tornare a un'esistenza quanto meno normale. Naturalmente, però, le cose non andranno affatto come sperato e i due saranno costretti a riaffrontare di nuovo il loro incubo peggiore.

I primi due capitoli di Terrifier avevano già attirato l'attenzione del pubblico appassionato di horror e splatter, grazie alla presenza di scene sanguinolenti ed estremamente grafiche, che non risparmiavano nulla agli occhi degli spettatori. A quanto sembra Terrifier 3 ha spinto ancora di più l'acceleratore su questo punto. Stando a quanto si legge su LadBible, il prologo del film è così esplicito e così violento che il regista temeva che lo studios non gli avrebbe permesso di realizzare il lungometraggio, così lontano dai canoni di Hollywood. "Credetemi," ha detto, "Vi garantisco che i primi cinque minuti di questo film saranno molto controversi. Ma non è nemmeno una grande scena d'omicidio. Se pensavate che il regno del terrore di Art the Clown fosse estremo nel secondo capitolo, sappiate che non avete visto ancora niente." Parole, queste, che potrebbero benissimo essere prese come un'abile manovra di marketing: rappresentare il film così insopportabile per quello che riguarda le scene estreme potrebbe spingere la curiosità degli appassionati e portarli in massa al cinema. Ma le parole del regista sembrerebbero basarsi su prove concrete. Infatti, la stessa testata riporta come alla prima proiezione del film alcuni spettatori non hanno resistito nemmeno ai primi cinque minuti. Sono scappati dalla sala cinematografica, "schifati" da quello che veniva trasmesso sul grande schermo, manifestando malori e un forte senso di nausea.

Un altro spettatore, invece avrebbe dato di stomaco prima di uscire a sua volta dalla sala. Sul fatto che gli spettatori escano dalla sala perché disgustati dalle scene del film, il regista ha commentato: "Abbiamo fatto il nostro lavoro".

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