Gli amori vanno e vengono. A volte c’è il ritorno di fiamma ma non sempre ha lunga durata. Poi ci sono quelle storie che vanno ben oltre la semplice affinità di coppia, capaci di sopravvivere al tempo, alle crisi, ai litigi, alle separazioni e al mondo che cambia. Sono amori forti e passionali, che sconfiggono ogni cosa, che vincono su tutto e che sono capaci di affrontare qualsiasi pericolo. E Fabio Volo, attore e scrittore di grido, amato proprio per le sue abilità nel saper raccontare la sfera sentimentale, torna a recitare in un film (questa volta in un film ispirato a un suo romanzo) che mette in scena proprio le difficoltà della coppia di oggi di fronte alle ambizioni, ai figli, al lavoro e ai sogni infranti. Una gran voglia di vivere, questo il titolo del film che è disponibile su Amazon Prime Video dal 5 febbraio, insegue la "moda" dei romance movie carichi di clichè per cercare di fotografare la vita di una coppia all’epoca dei social. Un buon film, irriverente, ben studiato, che si lascia vedere con piacere ma che non resta nel cuore del pubblico proprio perché non racconta nulla di nuovo sulla questione.
Con Fabio Volo c’è anche una raggiante Vittoria Puccini, celeberrima per il ruolo ricoperto in Elisa di Rivombrosa, che insegue la verve del co-protagonista a testa alta. Una gran voglia di vivere, però, è come se fosse un film-manifesto per i tempi che corrono. È sì una commedia pura e semplice, ma è anche una fotografia della famiglia moderna, oggi sobillata da sogni, desideri e passioni. Funziona nella sua messa in scena ma poteva essere qualcosa di ben più profondo. E ora vi spieghiamo il perché.
Un viaggio alla ricerca di noi stessi
La storia prende forma in una Milano da cartolina. Fabio Volo interpreta Marco, un ingegnere dalla battuta sempre pronta, metodico e innamorato dell’amore. Anna con il volto di Vittoria Puccini di professione è un architetto. Incontra Marco in un club e in una sera d’estate. Tra di loro è subito amore. Le immagini passano in fretta sullo schermo tanto da vedere la coppia già felicemente sposata e con un figlio. Marco, però, con il tempo ha preso un po' le distanze da Anna. Catapultato nel lavoro, lascia la moglie da sola a crescere il figlio. Entrambi sono consapevoli che il loro rapporto è un bivio: o si cambia o si perde tutto quello che è stato costruito. Una vacanza in Nord Europa, tra i fiordi della Norvegia, è un modo per Anna e Marco per ritrovare l’amore sopito e l’alchimia. Un viaggio che conduce la coppia alla scoperta di una terra imperfetta ma piena di grandi possibilità. Sulla coppia, però, pende ancora un altro problema. Marco riceve una proposta di lavoro importante che lo costringerebbe a trasferirsi ad Amsterdam. Anna come risponderà?
Cosa c’è dopo il "vissero per sempre felici e contenti…"
Edulcorato, corretto, ironico e al passo con i tempi. Una gran voglia di vivere è un film molto semplice e che si gusta in un sol boccone. Complice la regia per calda e pacata di Michela Andreozzi, che riesce a far trasparire le vivide sensazioni vissute dai due protagonisti, il lungometraggio gioca con i stessi clichè del genere, mettendo in scena un racconto che va ben oltre il semplice romance in cui tutti, alla fine, vissero felici e contenti. Come una fiaba moderna, Fabio Volo e Vittoria Puccini scavano a fondo nella vita di una coppia moderna, già realizzata, e esplorano cosa c’è dopo il lieto fine. Di solito, i romanzi di genere, dopo che la coppia ha affrontato (e superato) le avversità si gode il suo “sospiro” finale e la ritrovata stabilità. Invece, Una gran voglia di vivere parte dalla fine, in cui si vedono Marco e Anna già felici e sereni, esplorando a fondo i meccanismi della coppia che, all’improvviso, si trova di fronte a un bivio: perdersi o ritrovarsi? Il film, nella sua interezza non brilla per originalità, ma convincer per quello sguardo dolce e sincero che regala alla famiglia di oggi che vive in una società in continuo movimento.
Fabio Volo che conosce a fondo il ritmo del cuore
Una storia poco originale ma che strizza l’occhio alla tradizione. Una visione che è stata resa tale grazie alla "penna" di Fabio Volo qui nelle vesti di attore che si trova a dare voce (ancora una volta) al personaggio di Marco. Nato nel libro omonimo a cui il film è ispirato, Una gran voglia di vivere segna (forse) il punto più alto della carriera da scrittore di Fabio Volo. Rispetto ai suoi romanzi degli esordi, qui si nota uno spessore in più nel cercare di giocare con tutti i clichè dei romance e di imprimere su carta - e poi al cinema - una visione d’insieme che possa essere un po' diversa dai soliti film che passano sullo schermo. Non è una prova facile e, di fatto, non è stata superata a pieni voti ma è il pensiero che conta. Fabio Volo si dimostra, ancora una volta, una persona molto sensibile, attento al mondo in cui vive e capace di leggere tra le pieghe del cuore. Senza questo "sesto senso", i suoi lavori non avrebbe avuto questo impatto.
Perché vedere il film
Una gran voglia di vivere è un film perfetto per una serata spensierata. Piace proprio perché è una storia onesta, sincera e a tratti quasi veritiera. Convince la regia pacata e quell’immagine di una Milano da cartolina e quella foto fulgida di un’Europa senza confini, in cui tutto sembra essere ancora possibile.
Dal libro al film (e ritorno)
Edito da Mondadori, il film che è stato realizzato con la collaborazione di Amazon Prime Video, è ispirato al decimo romanzo che Fabio Volo ha pubblicato. Risale al 2019 e, come abbiamo già puntualizzato, rispetto ai precedenti è quello più complesso e pieno di chiavi di lettura. Il film prende l’anima più pura del libro, cercando di raccontare la storia di una coppia allo sbando, decisa più che a mai a ritrovare il sentimento perduto. Il viaggio, come simbolo metaforico, sarà di grande aiuto.
Uno tra gli autori italiani più apprezzati del nostro tempo
Classe 1972, oggi Fabio Volo è attore, scrittore, conduttore radiofonico, televisivo, sceneggiatore e doppiatore italiano. Ha esordito in radio, è passato per MTV, il teatro e nel 2001 ha condotto le Iene dove ha raggiunto poi la notorietà. Da sempre si è definito una persona molto ambiziosa, tanto da essere molto conosciuto anche nel mondo del cinema e dell'editoria.
L’esordio è nel 2001vcon Esco a fare due passi (edito da Mondadori). È nel 2011 che raggiunge la consacrazione quando i suoi libri sono arrivati a vendere oltre 5 milioni di copie nella sola Italia. Sono stati tradotti anche in altre lingue.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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