I film più belli e brutti in sala

Mufasa è un capolavoro fotorealistico dal punto di vista della immagini, tecnicamente ineccepibile, se non fosse che è scritto veramente male e ha una pessima colonna sonora

I film più belli e brutti in sala
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L'ultimo week-end prenatalizio ha fatto registrare un +84,7% rispetto a quello del 2023. Merito dell'ottimo disneyano Mufasa - Il re leone (voto 7), esordio da 4.508.364 euro, che racconta l'infanzia e l'ascesa del padre di Simba. Un capolavoro fotorealistico dal punto di vista della immagini, tecnicamente ineccepibile, se non fosse che è scritto veramente male e ha una pessima colonna sonora. Secondo posto, con 1.680.398 euro, per il brutto Io e te dobbiamo parlare (voto 3), ovvero prendi l'idea buona di mettere insieme Siani e Pieraccioni, in una sorta di Starsky e Hutch comici, ma la sciupi con gag eccessive, vecchie, mai divertenti. Terzo è Ozpetek con il suo Diamanti (voto 6,5 e 1.569.158 euro), ambientato in una sartoria per il cinema degli anni Settanta, con un cast femminile (18 interpreti) che spicca, coralmente, dentro le mura dell'atelier, meno nelle singole storie di ognuna. Quinto, con 765.427 euro, ha esordito il brutto Conclave (voto 5), dietro le quinte di un'elezione papale, con un finale da «politicamente corretto» che potrebbe far arrabbiare molti cattolici. Solo nono il film più bello di questo Natale, il meraviglioso Una notte a New York (voto 8 e 135.

448 euro), con Sean Penn taxista che dialoga con la cliente Dakota Johnson. Completano, da oggi, le novità, il cinepanettone, poco divertente, Cortina Express (voto 5), con De Sica e Lillo e il sentimentale Le occasioni dell'amore (voto 6).

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