Nuovo Superman, vecchie mutande: ecco perché non andrò a vedere il film di Gunn

Sul web è disponibile il trailer del film previsto nelle sale a luglio 2025 che propone il supereroe alla vecchia maniera

Nuovo Superman, vecchie mutande: ecco perché non andrò a vedere il film di Gunn
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Pensiero di oggi, 20 dicembre, a proposito di un nuovo film di supereroi e di un suggerimento per le feste e del problema delle mutande. In questi giorni è stato rilasciato su Youtube il trailer del film su Superman di James Gunn che uscirà a luglio dell’anno prossimo nel cinema. Molti sono impazziti in senso positivo, esclamando: wow, figata. Clark Kent è David Corenswet, Lois Lane è Rachel Brosnahan, e mi fermo qui perché non è questo il punto. Un trailer è un trailer, serve a creare hype, però qui l’unico hype che mi ha creato è decidere già di non andare a vederlo con sette mesi di anticipo.

Anzitutto: Gunn ha voluto ripristinare il vecchio costume di Superman, quello con le mutande rosse sul costume. Che sono un po’ uguali a quelle che aveva Batman sul costume, e che però già nel 1989 Tim Burton, nel Batman con Michael Keaton e Jack Nicholson (il più bello di sempre) aveva abolito rendendo il costume nero e la parte inferiore tutt’uno con il corpetto corazzato. Nella serie tv con Adam West degli anni Sessanta quei mutandoni andavano anche bene, d’altra parte era una serie comica.

Tim Burton ha aperto la strada alla modernizzazione dei costumi, seguita anche nelle trilogia di Nolan, eravamo certi che le mutande non sarebbero più tornate. Non so perché la DC avesse questa mania di mettere le mutande sopra il costume, eppure era la DC Comics, non la Democrazia Cristiana Comics. Fatto sta che quei mutandoni rossi sul costume blu sono inguardabili, e non basta un leggero restyling dello stemma, anzi, proprio quello non andava toccato, così sembra più l’insegna di un supermercato.

Così come è triste il trailer: molto uso di CGI che si vede da un chilometro (la CGI è bella tanto più quanto meno ti accorgi che è CGI), e soprattutto il riferimento del primo Superman mitico nella storia del cinema, quello di Richard Donner, con Christopher Reeve (e Marlon Brando e Gene Hackman, tra l’altro), del 1978. Lì le mutande ci stavano ancora, non davano troppo nell’occhio, e non solo. Con pochissima CGI, regge ancora oggi sullo schermo, come sempre quando i film sono fatti bene, e ve lo dico perché me lo sono appena rivisto.

Tanto è noioso il trailer che imita il vecchio Superman volendoti stupire con effetti speciali e colori straordinari (se avete meno di cinquant’anni non fateci caso, è la citazione di una pubblicità degli anni Ottanta), e il vecchio Superman, ancora una bomba. Infine, Fun Fact non tanto fun, anzi Tragic Fact: il vero primo Superman sullo schermo (con le mutande) non è stato Christopher Reeve, ma George Reeves. Reeves, nato nel 1914, è morto nel 1959 in circostanze sospette, un apparente suicidio poco indagato dalla polizia dell’epoca. Reeve, invece, come sappiamo purtroppo cadde da cavallo, restando paralizzato a vita.

In ogni caso vale la pena di rivedersi il suo Superman, bellissimo, pur con le mutande (di Superman, voi guardatelo anche senza, o se volete proprio sentirvi come lui mettetevene un paio rosse per Natale rigorosamente sopra un pigiama attillato blu).

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