Quando Stallone ha dovuto pagare di tasca propria la controfigura: ecco l'assurdo motivo

Cliffhanger è un film entrato non solo nella storia del cinema, ma anche nel Guinness dei Record, grazie anche a Stallone che ha pagato di tasca propria per far sì che il film venisse realizzato

Quando Stallone ha dovuto pagare di tasca propria la controfigura: ecco l'assurdo motivo
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Quando si pensa alla carriera di Sylvester Stallone i primi film che saltano alla mente degli spettatori sono Rocky e Rambo, pellicole entrate così di prepotenza nell'immaginario collettivo da aver "cancellato" tutto il resto. Tuttavia la carriera di Stallone è piena di lungometraggi d'azione che, a loro modo, sono diventati di culto e che meriterebbero senza dubbio il tempo di una visione. È il caso, ad esempio, di Cliffhanger, film del 1993 e diretto da Renny Harlin che torna stasera in tv, con l'appuntamento alle 21.24 su Iris.

Cliffhanger, la trama del film

Gabriel "Gabe" Walker (Stallone), è un operatore di soccorso, specializzato in salvataggi ad alta quota nelle montagne rocciose degli Stati Uniti. Nonostante sia un operatore attento ed estremamente capace, Gabe non riesce a salvare la vita di Sarah (Michelle Joyner), la fidanzata inesperta del suo migliore amico Hal (Michael Rooker), che precipita nel vuoto dopo un'escursione, sfuggendo dalle mani dello stesso Gabe. L'evento fa sì che l'uomo cominci ad essere chiamato Cliffhanger e che Hal gli volti le spalle, odiandolo. Divorato dalla propria coscienza e dai demoni del senso di colpa, Gabe decide di chiudere con il soccorso montano e di iniziare una nuova vita. Il suo amore per la bella Jessie (Janine Turner), anche lei operatrice di soccorso, lo spinge però di nuovo verso il suo vecchio e amato lavoro. Per riportarlo ad alta quota, infatti, Jessie chiede a Gabe di aiutarla con un salvataggio estremo. Giunto sul posto, però, Gabe scopre che le persone da salvare sono in realtà dei criminali alla ricerca del denaro precipitato da un aereo e guidati dallo stesso Hal, che ora ha l'occasione per vendicarsi del proprio ex amico. Per Cliffangher, dunque, inizia una vera e propria sfida per dimostrare la propria innocenza e, soprattutto, salvarsi la vita.

La decisione (e i soldi) di Sylvester Stallone

Forse Cliffhanger non è il film più famoso di Stallone né quello più apprezzato dai tanti fan dell'attore, ma il lungometraggio di Harlin ha comunque trovato il proprio modo per fare la storia e diventare, a suo modo, indimenticabile. Cliffhanger, infatti, è entrato nel Guinness dei record. Molti anni prima che Tom Cruise sorprendesse i propri fan con gli stunt più pericolosi della saga di Mission Impossible, Simon Crane fece la performance aerea più pericolosa della storia. In Cliffhanger, infatti, c'è una scena in cui il personaggio di Travers (Rex Linn) deve passare da un jet a un altro. Simon Crane, di origini britanniche, come si legge sul sito del Guinnes World Record dovette dunque spostarsi da un aereo a un altro a un'altezza di 15.000 piedi - che corrispondono a circa 4.500 metri - senza usare alcuna corda di sicurezza. Proprio perché la scena era estremamente pericolosa non solo venne girata una volta sola per evitare incidenti mortali, ma soprattutto ebbe il costo esorbitante di un milione di dollari, che comparato alla valuta del 2024 corrisponderebbe a circa due milioni e duecentomila dollari. Proprio il costo e la pericolosità della scena fecero entrare Simon Crane e Cliffhanger nella storia per lo stunt cinematografico più costoso e pericoloso effettuato in aria. Tuttavia la scelta di girare questa scena impose anche dei problemi alla produzione. Come si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base, infatti, la compagnia assicurativa si rifiutò di coprire le spese per lo stunt, dal momento che si sarebbe trattato di un investimento davvero rischioso, visto che, come sottolineato, Crane avrebbe fatto a meno di qualsiasi dispositivo di sicurezza. Per il regista, però, la scena era fondamentale affinché il film venisse fatto. Così Sylvester Stallone, che credeva fortemente nel progetto, accettò di pagare di tasca propria la controfigura, riducendosi lo stipendio di modo che la produzione avesse i fondi necessari per coprire i costi di Simon Crane, che di fatto stava rischiando la vita per loro. Proprio per questo motivo, la scena è stata girata negli Stati Uniti, mentre il resto del film è stato girato in Europa e, più in particolare, in Italia, sulle Dolomiti e a Cortina d'Ampezzo: stunt del genere erano illegali nel Vecchio Continente, perciò la produzione tornò negli Stati Uniti per questa unica inquadratura che aveva necessità di venire bene alla prima ripresa, senza possibilità di rigirarla. Sebbene Crane non poté effettivamente entrare nel secondo aeroplano, la ripresa fu ottima e coi tagli di montaggio giusti diede l'effetto che il regista aveva voluto ricreare.

Il rischio, dunque, fu ben ricompensato: la scena venne eseguita senza nessun incidente, il film entrò nel Guinness dei Record e, come riporta Coming Soon, ottenne anche tre nomination ai Premi Oscar dell'anno successivo. Qui sotto potete vedere il video della scena "incriminata".

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