Quo Vado e l'incendio che fece quasi saltare il film di Checco Zalone

L'imprevisto che rischiò di ritardare l'uscita del film con Checco Zalone

Quo Vado e l'incendio che fece quasi saltare il film di Checco Zalone
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Quo vado? è forse il film più famoso tra quelli che vedono come protagonista Checco Zalone, con degli incassi da record che lo hanno portato in cima nella lista dei film più visti nella storia del cinema italiano. Il film - che torna stasera in prima serata alle 21.22 su Italia 1 - racconta la storia di Checco, un uomo che è quasi ossessionato dal preservare il leggendario "posto fisso", che gli permette di avere uno stipendio stabile e puntuale senza dover fare chissà cosa. Quando, però, una modifica di legge impone che venga chiuso l'ufficio (inutile) in cui lavora, Checco decide di rifiutare la lauta ricompensa che gli viene offerta come liquidazione e accetta ogni tipo di trasferimento che gli viene imposto per convincerlo a lasciare il contratto a tempo indeterminato. L'incontro, al Polo Nord, con una donna per cui perde subito la testa, lo obbligherà però a rivedere le sue priorità.

La lavorazione del film - che ha portato il cast anche in Norvegia e nelle Isole Svalbard - ha richiesto una tempistica di circa sedici settimane. Periodo che ha però poteva essere molto più lungo, dato che un evento imprevedibile ha rischiato di ritardare la partenza dell'attore principale. Checco Zalone, infatti, avrebbe dovuto imbarcarsi con il resto della troupe per la Norvegia il 7 maggio 2015, dall'aeroporto di Roma Fiumicino, dedicato alla memoria di Leonardo Da Vinci. Nella notte tra il 6 e il 7 maggio, tuttavia, delle fiamme improvvise hanno divorato parte del Terminal 3, rendendo lo scalo internazionale inagibile e poco sicuro. L'incendio ha avuto delle dimensioni spaventose e, come si legge su Roma Today, questo fu dovuto soprattutto a un ritardo dei Vigili del Fuoco, che cominciarono le attività di spegnimento con un ritardo di circa quaranta minuti, che permise al fuoco di allargarsi. I pompieri, invece, lamentarono il mancato accesso alle scale anti-incendio della struttura, così come il ritardo nello spegnimento dell'impianto di condizionamento, che ha avuto come risultato quello di alimentare le fiamme. Come si legge su TGCOM, l'incendio paralizzò lo scalo romano, con migliaia di cancellazioni rese necessarie per la salvaguardia dei passeggeri. Anche il giorno successivo, l'operatività dell'aeroporto era solo al 50%, con innumerevoli disagi per chiunque avesse un biglietto in partenza.

Tra la folla costretta a rivedere i propri piani ci furono anche Checco Zalone e la troupe di Quo Vado? che erano attesi alle Isole Svalbard per portare a termine le riprese in terra straniera. Stando a quanto ricostruito da Telefilm Central, per non rischiare di ritardare troppo sulla tabella di marcia e assicurarsi che le riprese finissero entro la scadenza concordata, l'attore pugliese fu costretto infine a prendere ben quattro voli che lo portassero a destinazione.

Tuttavia, come nelle migliori favole, tutto andò per il verso giusto e non solo Quo Vado? fu terminato, ma divenne la punta di diamante di quell'annata cinematografica, distinguendosi anche nella stagione dei premi italiani.

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