Anche se Don’t worry darling è arrivato nelle sale italiane quasi un anno fa, dopo il suo bagno di folla alla Festival del cinema di Venezia, ancora oggi è uno dei film più chiacchierati del web per tutta una serie di gossip e di rurmor che hanno interessato la produzione prima, durante e dopo le riprese. Olivia Wilde, al suo secondo lavoro come regista, ha cercato di raccontare il difficile mondo delle relazioni umane in un film complesso e dai tratti distopici che ha convinto per la sua messa in scena ma non per i contenuti. Celebre per aver lanciato, definitivamente, nel mondo delle star il "mito" di Harry Styles (l’ex idol dei One Direction), Don’t worry darling resta una delle più grandi occasioni sprecate degli ultimi anni. A un film così complesso e concettuale che poteva arrivare più alto, sia in termini di gradimento del pubblico che dalle recensioni da parte della critica, deve il suo insuccesso proprio a quel chiacchiericcio insistente su liti sul set, dissidi tra attori e regista, di fatto, hanno poi decretato il suo insuccesso.
Un film controverso
Un film controverso sotto tanti aspetti. Non tanto per la release finale, più che altro per tutto quello che gira attorno a Don’t worry darling. E, nonostante i continui gossip (alcuni confermati) che hanno interessato la lavorazione, ad oggi resta celebre per la consacrazione di Harry Styles che, da pop idol, viene riconosciuto come astro nascente del cinema. Oltre al film di Olivia Wide, lo abbiamo anche visto in The Policemen, un film a tema LGBT su una storia d’amore proibita tra un artista e un poliziotto inglese. Dicevamo, un film bello e interessante ma praticamente imperfetto, nei contenuti e nella sua mission finale. Un completo spreco di tempo? Non proprio, certo che da una storia che affonda le mani in un mondo dove vige il concetto di "ottimismo sociale" ci si aspettava un po' di più.
Di cosa parla il film
Ambientato negli anni ’50, al centro del racconto c’è la storia di Alice (interpretata da Florence Pugh), una casalinga annoiata, che è sposata con Jack (Harry Styles). Entrambi vivono in una comunità sperimentale, isolata e utopica, conducendo un'esistenza quasi idilliaca. La comunità raccoglie famiglie felici e vige il concetto di ottimismo sociale – che ricorda da vicino ciò che si respirava in quel decennio dopo la fine del conflitto - e portato avanti dallo stesso amministratore delegato Frank (con il volto Chris Pine). L’uomo gestisce ogni aspetto della vita. Gli uomini, ad esempio, passano le loro giornate nel quartier generale del Victory Project a lavorare a un progetto top-secret. Le donne, invece, trascorrono il tempo a godersi la comunità con i suoi agi e lussi. Quando Alice inizia a chiedersi il vero scopo del lavoro del marito, inizia sospettare che Jack possa avere segreti. Ben presto la donna si renderà conto che sotto il velo perfetto c’è qualcosa di ben più oscuro che porterà la sua splendida vita a disfarsi pezzo dopo pezzo.
Un "Thruman Show" distopico
Ci sarebbe poco da dire sul film della Wilde. A una trama funzionale e dal grande appeal, si riflette uno sviluppo sciatto e per nulla coinvolgente nonostante la storia si focalizzi su temi importanti come i menage di coppia e l’importanza del libero arbitrio. Eppure al netto delle aspettative, il film non regala poi chissà cosa. Anzi resta imbrigliato in uno schema narrativo in cui non c’è ampio margine di espansione. Nonostante l’ottimo incipit e la drammaticità di alcune scene, Don’t worry darling non riesce mai a ingranare la marcia restando in un limbo in cui è difficile uscire indenni. È un film di genere distopico, efficace ma poco originale, figlio di altri prodotti simili che hanno esplorato gli stessi temi. La critica lo ha definito un "Thruman Show sui rapporti di coppia" ma senza la forza dissacrante del celebre film con Jim Carey, puntando invece su un melò di poco impatto che non regala le giuste emozioni.
Prima di Harry Styles doveva esserci Shia Labeouf
Dicevamo, a un film che non buca lo schermo hanno seguito una serie di problematiche che hanno seguito Dont’ worry darling prima ancora del ciak e prima ancora del suo arrivo nelle sale. Causa scatenante è stato l’attore Shia Labeouf. Era stato scelto per recitare nel film come protagonista, ruolo che poi è andato Styles. Secondo le indiscrezioni, e alcune di queste sono stante confermate da alcuni insider, Shia LaBeouf dato che è un uomo con una personalità particolarmente intensa, avrebbe avuto delle discussioni sul set con Florence Pugh. Questo perché l’attore è stato travolto da un tornado mediatico a causa di alcune accuse di violenze e abusi da parte della sua ex compagna. Olivia Wilde ha sempre dichiarato di essere stata lei stessa a licenziare LaBeouf, ma a sua volta, l'attore lo ha negato, dando vita a un dramma che ha poi travolto il film prima e durante le riprese. Per cercare di difendersi dalle accuse e screditare la regista, lo stesso Shia avrebbe condiviso con la stampa un video in cui la Wilde gli avrebbe chiesto di tornare nella produzione del film, nonostante la bufera mediatica.
La co-protagonista che litiga con Olivia Wilde
Oltre a questo, ci sono state tante tensioni tra la Wilde e Florence Pugh non solo collegate alla presenza di Labeouf. L’attrice non ha partecipato a nessuna delle attività stampa collegate al film. Alcuni rivelano perché impegnata sul set di Dune: parte due, altri confermano di disaccordi tra le due "prime" donne. Dato il crescente interesse sul web sulla questione, una fonte interna avrebbe rivelato che "Florence e Olivia hanno avuto diversi disaccordi, sia personalmente che professionalmente". La presunta frattura "professionale" è stata messa al microscopio durante la premiere al Festival di Venezia. La Pugh è apparsa solo sul red carpet evitando però la conferenza stampa con i giornalisti.
Dissidi anche tra Styles e Chris Pine
Ma oltre a questo, ci sarebbero state indiscrezioni di litigi tra Style e Chris Pines. Anche se non è dato sapere il motivo che si nasconde dietro i loro problemi, un video trapelato durante la premiere a Venezia, avrebbe confermato il rumor. Nei molti di questi, si vede Harry Styles sputare sulle gambe di Pine. In quello stesso momento, Chris Pine reagisce interrompendo gli applausi e lanciando uno sguardo stupito al suo collega. Il rappresentante di Harry Styles ha negato categoricamente l'accaduto, definendo i video come "una strana illusione ottica".
Quella scena hot nel trailer
Presentato come thriller psicologico, Don’t worry darling ha colpito il pubblico fin da quando è stato diffuso il trailer per le tante di scene bollenti, definite da Deadline "performance sessuali domestiche davvero esplicite".
Con una scena di sesso sul tavolo della cucina e un’altra dove Harry e Florence si lasciano andare a effusioni vicino il lavello della cucina (con Chris Pine presente nella stessa stanza), il film ha avuto fin dall’inizio tante critiche contrastanti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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