Tutti i soldi del mondo, quando Kevin Spacey sparì da Hollywood

Tutti i soldi del mondo è un film che racconta una storia vera ma che verrà ricordato per essere stato il lungometraggio che ha letteralmente cancellato Kevin Spacey

Tutti i soldi del mondo, quando Kevin Spacey sparì da Hollywood

Diretto da Ridley Scott e ispirato a una storia vera, Tutti i soldi del mondo è il film che va in onda questa sera alle 21.10 su Rai Movie. Si tratta di una pellicola che ha avuto una lavorazione difficile a causa della presenza di Kevin Spacey e delle accuse che gli vennero mosse riguardo alcune molestie sessuali.

Tutti i soldi del mondo, la trama

È l'estate del 1973 e il giovane Paul Getty III (Charlie Plummer), erede del magnate del petrolio J. Paul Getty (Christopher Plummer), viene rapito mentre è in vacanza a Roma. Lo scopo dei malviventi è quello di usare il sedicenne per ottenere un riscatto da capogiro con il quale cambiare la propria vita. L'ambizione dei criminali, però, si scontra con la ferma decisione di Getty senior di pagare il riscatto: nonostante sia considerato uno degli uomini più ricchi al mondo, J. Paul Getty è anche estremamente avido, al punto da non ritenere la salvezza del nipote un motivo valido per rinunciare a 17 milioni di dollari. Inoltre l'uomo non vuole creare un precedente: che cosa succederebbe, infatti, se pagasse e di colpo tutti i membri della sua famiglia venissero rapiti? A niente servono le supplice della madre del ragazzo, Gail Harris (Michelle Williams), che si rende conto di poter fare affidamento solo su Fletcher Chace (Mark Wahlberg), capo della sicurezza e incaricato di negoziare con i rapitori. Ma il tempo stringe e il destino di Paul Getty III si fa sempre più oscuro e pericoloso.

Ecco perché Kevin Spacey è sparito

Per il ruolo del freddo e avido magnate che volta lo sguardo persino davanti alla possibilità che il nipote perda la vita, Ridley Scott aveva scelto l'attore Kevin Spacey. L'interprete, che si era fatto conoscere al grande pubblico anche grazie alla sua interpretazione in House of Card, sembrava la scelta più adatta per interpretare un uomo apparentemente freddo, privo di scrupoli, interessato solamente al proprio conto in banca. Ridley Scott era così sicuro della sua scelta da preferire investire in un trucco prostetico per invecchiare l'attore, piuttosto che scegliere un istrione che fosse più vicino all'età del personaggio. Alla fine, però, tutti questi sforzi sono stati resi vani, dal momento che Ridley Scott scelse di cancellare Kevin Spacey dal film. Come si legge su Coming Soon, infatti, Tutti i soldi del mondo era già in fase di montaggio quando scoppiò lo scandalo legato ad alcune molestie sessuali perpetrate dall'attore di Seven.

Come riporta ABC News, il 29 ottobre 2017 l'attore Anthony Rapp asserì che nel 1986, quando aveva appena quattordici anni, Kevin Spacey (che di anni ne aveva ventisei), gli montò sopra, a letto, dopo una festa, facendogli delle avances. In quell'occasione, Kevin Spacey pubblicò un post su Twitter asserendo che non ricordava minimamente l'accaduto, ma si scusava per quello che poteva aver fatto mentre era chiaramente ubriaco. Alla fine del post, inoltre, Kevin Spacey confessava di aver avuto rapporti e relazioni con uomini e con donne e di aver scelto, in quella fase della sua vita, di vivere come uomo omosessuale. Una dichiarazione che gli fece cadere addosso le polemiche da parte della comunità LGBT+, sia perché utilizzava l'omosessualità a mo' di giustificazione, sia perché sembrava che accostasse l'omosessualità alla pedofilia.

Da quel momento in poi Hollywood voltò le spalle a Kevin Spacey: Netflix lo licenziò da House of Cards, l'Emmy fece marcia indietro e decise di non consegnare un premio all'attore, mentre all'orizzonte si avvicendavano altre accuse di cattiva condotta e abusi. Almeno venti ragazzi si fecero avanti per accusare Kevin Spacey di cattiva condotta durante il periodo in cui lavorò all'Old Vic, il noto teatro di Londra, dove l'attore fu direttore artistico dal 2004 al 2015. Un'indagine interna riportò che c'erano le basi per delle denunce su comportamenti abusivi e molestie, basate su palpeggiamenti intimi non richiesti e non consenzienti. Kevin Spacey si è sempre dichiarato non colpevole delle accuse che continuavano a cadergli addosso. Le sue dichiarazioni, però, non gli hanno permesso di salvare del tutto la sua carriera.

Per Tutti i soldi del mondo Ridley Scott decise di punto in bianco di cancellare del tutto la presenza dell'attore e di rigirare tutte le scene di J. Paul Getty, sostituendo Spacey con Christopher Plummer. Sempre secondo ABC News, Ridley Scott avrebbe dichiarato di non essere affatto sorpreso delle accuse mosse contro Kevin Spacey: una dichiarazione, questa, che dovrebbe far riflettere sull'ipocrisia di Hollywood. Se il regista era consapevole delle problematiche legate al "personaggio" Kevin Spacey, cancellarlo dal proprio film è un atto che appare quanto meno incoerente. Secondo il The Hollywood Reporter, Ridley Scott avrebbe giustificato la sua decisione asserendo che "sarebbe stato un peccato se il film fosse stato trascurato a causa di quello che è successo". Kevin Spacey, quindi, venne cancellato dal film mentre anche la sua carriera veniva trascinata nel fango.

Solo qualche giorno fa, come riporta anche Deadline, l'attore ha finalmente visto cadere le accuse. L'ex interpretre di House of Card, infatti, è stato dichiarato non colpevole di molestie e abusi sessuali al Southwark Crown Court.

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