La vera storia delle assaggiatrici di Hitler nel trailer del film di Silvio Soldini

La vera storia delle donne costrette a mangiare i pasti destinati a Hitler rivive sul grande schermo con Le assaggiatrici, film tratto dall'omonimo romanzo di Rosella Postorino

La vera storia delle assaggiatrici di Hitler nel trailer del film di Silvio Soldini
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Uscito nel 2018 per Feltrinelli, Le assaggiatrici è il romanzo di Rosella Postorino diventato un fenomeno editoriale, portando la sua autrice a vincere il Premiop Campiello e il Premio Rapallo Carige. La trama è incentrata su Rosa Sauer, una donna di 26 anni che vive nella Germania nazista guidata da Hitler che, dopo essere stata costretta a trasferirsi nel paese e nella casa dei suoceri, viene scelta da alcuni ufficiali delle SS per entrare a far parte della squadra di donne incaricate di assaggiare i cibi destinati ad Adolf Hitler per evitare qualsiasi tipo di avvelenamento. La sua situazione si complica quando, nella caserma dove Rosa deve consumare tutti i suoi pasti, arriva un nuovo comandante delle SS, noto per la sua severità, che con Rosa inizierà una relazione del tutto inaspettata. La trama del romanzo, che è tanto avvincente quanto doloroso, non è però del tutto frutto dell'immaginazione dell'abile scrittrice, ma si ispira alla vera e incredibile storia di Margot Wolk, come sottolineato anche dal New York Times.

La donna, che all'uscita del romanzo era già deceduta, ha tenuto segreta la sua storia per gran parte della sua vita, finché, a causa di un'intervista rilasciata con un giornale della sua città, non ha rivelato di essere stata un'assaggiatrice di Hitler insieme ad altre 14 donne. Nel 1941, Margot aveva esperienza come segretaria quando, a causa della guerra, fu costretta a trasferirsi nella città di Grosse-Partsch (che oggi è Parcz, nel nord della Polonia), per vivere insieme alla suocera. La casa della donna si trovava a non più di tre chilometri da Wolfsschanze, la Tana del Lupo, dove si trovava il quartier generale di Hitler sul fronte orientale. Dal momento che c'erano notizie riguardo un tentativo da parte degli alleati di uccidere Hitler avvelenandone i pasti, Wolk e le altre 14 donne vennero assunte per "provare" i cibi destinati a Hitler e, nel caso, per morire al posto suo. In un'intervista in tedesco allo Spiegel, riportata da ABC News, la donna ricordò che durante i suoi pasti "non c'era mai carne, dal momento che Hitler era vegetariano. Il cibo era buono, estremamente buono, ma noi non riuscivamo a godercelo?"

D'altra parte come avrebbero potuto? Costrette a mangiare tutto quello che veniva messo nei piatti davanti a loro, le donne sapevano che ogni boccone poteva essere quello fatale, quello che avrebbe preso la loro vita, salvando quella del leader del Terzo Reich. Una volta che le assaggiatrici avevano completato i loro pasti, avendo così provato che il cibo era sano e poteva essere consumato, questo veniva portato a Hitler in persona, che Wolk e le altre assaggiatrici non hanno mai incontrato. Sebbene la Wolk non abbia mai parlato di aver avuto una relazione con un comandante, è altresì vero che fu proprio uno di loro a metterla su un treno per Berlino prima che l'esercito sovietico facesse irruzione. Fu questo a salvare la vita a Margot Walk, l'unica delle quindici assaggiatrici di Hitler a sopravvivere.

La storia di Margot Walk e il libro di Rosella Postorino ora sono pronte a rivivere sul grande schermo con Le assaggiatrici, pellicola diretta da Silvio Soldini che avrà la sua anteprima nazionale al festival del cinema di Bari il 22 marzo, per poi arrivare in sala il 27 marzo. Il film prevede un cast interamente tedesco, che include la protagonista Elisa Schlott (vista recentemente nella serie Netflix L'imperatrice) e Max Riemelt (famoso soprattutto per aver preso parte all'iconica serie Sense 8).

Il film si è svelato con il primo trailer ufficiale condiviso da Vision Distribution, in cui si vede il dilemma morale della protagonista, costretta a lavorare per Hitler e, così facendo, salvandogli la vita, mentre aspetta il ritorno di un marito, cedendo alle lusinghe di un ufficiale delle SS.

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