Mario Cappelli
Per le sue alte finalità sociali e per la recente morte di don Andrea Santoro, testimone infaticabile di pace e giustizia nel mondo, a lui verrà dedicata questa gara podistica che coinvolgerà alcuni quartieri periferici romani.
Da unidea del Marathon Club Roma, che ha avuto limmediato sostegno dellassessorato alle Periferie del Comune di Roma, nasce Corri per le periferie, primo circuito di gare di atletica della capitale che vedrà coinvolte, fino al 13 maggio, 5 zone periferiche da Tor Bella Monaca al Laurentino.
Una manifestazione nata con il preciso obiettivo di offrire attraverso lo sport unopportunità ai tanti ragazzi delle periferie, agli immigrati, a chi vive situazioni di disagio. Ma non solo, perché Corri per le periferie contribuirà direttamente ad aiutare anche i ragazzi delle periferie più povere del mondo, sempre attraverso lo sport.
Iniziamo dalle tappe del circuito podistico. La prima è stata ieri alla Pineta Acque Rosse di Ostia Lido ed è stata questa lunica tappa che si è svolta di domenica. Si proseguirà l11 marzo a Villa Gordiani, l8 aprile al Laurentino 38, il 29 aprile a Tor Bella Monaca e si concluderà il 13 maggio a Vitinia, nellex zona militare.
Per ogni tappa ci sarà un vincitore, di ciascuna categoria detà prevista, e alla fine verrà stilata una classifica generale con il vincitore assoluto. Questa descritta è la parte riguardante la gara, ma veniamo al cuore del progetto, ossia al tema della solidarietà che fa la parte del leone in Corri per le periferie.
I cinque appuntamenti, oltre a coinvolgere le associazioni sportive e sociali dei territori interessati, saranno un biglietto da visita per far avvicinare i giovani allatletica e coinvolgerli, in un secondo momento, in corsi di formazione sportiva.
Non solo una corsa, tante corse, dunque, ma una manifestazione che saprà coniugare il gesto atletico con limpegno sociale e civile, con unattenzione particolare nei confronti dellambiente e di luoghi di Roma spesso considerati ai margini. Ecco perché Corri per le periferie coinvolgerà non solo gli atleti più allenati, ma anche i semplici cittadini e i ragazzi delle scuole dove verranno organizzate le singole tappe. Infine il coinvolgimento di una delle periferie più disagiate del mondo: quella di Nairobi, Korogocho. Parte del ricavato delle iscrizioni, per ora si prevedono oltre 2000 partecipanti alle 5 tappe, saranno destinati alla società sportiva fondata a Korogocho dal maratoneta romano Pino Papaluca. Una società che da tempo aiuta molti dei ragazzi della baraccopoli keniana a fare sport, dandogli unopportunità concreta di migliorare il loro stato di vita.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.