Una città blindata attende la visita storica di Gheddafi

SICUREZZA In cielo vige il divieto di sorvolo mentre tiratori scelti sono piazzati lungo tutti i percorsi stabiliti

Una città blindata attende la visita storica di Gheddafi

Un’enorme tenda beduina piazzata nei giardini di Villa Doria Pamphili e una città semi-blindata attendono il leader libico Muammar Gheddafi, che sbarca alle 11 all’aeroporto militare di Ciampino. Si tratta della prima visita in Italia del colonnello, che per l’occasione è accompagnato da 300 persone. Un evento che non ha precedenti e metterà a dura prova per tre giorni i nervi dei romani. Le strade, infatti, saranno chiuse a soffietto al passaggio della delegazione straniera, che sarà scortata da una staffetta di polizia e carabinieri. Tiratori scelti verranno posizionati lungo tutti i percorsi, ufficiali e alternativi, stabiliti per far passare il corteo di auto.
Gheddafi, però, non dormirà nella tenda, che verrà usata solo per ricevere i suoi ospiti, ma alloggerà nella villa seicentesca. «Per l’occasione - fa sapere il Comune - sono state adottate speciali misure di sicurezza ed è stata emanata da parte della prefettura un’ordinanza che dispone il divieto, nelle stesse giornate, di effettuare manifestazioni, spettacoli o eventi all’interno della villa nella parte delimitata da via Aurelia Antica, via di San Pancrazio, via Vitellia, via Leone XIII. Pertanto, per motivi di ordine pubblico, anche la Casa dei Teatri resterà chiusa fino a sabato compreso».
Inutili le proteste dei residenti e dei Collettivi autorganizzati, che hanno appeso uno striscione «Gheddafi, Monteverde non ti vuole» sulla stazione Fs di viale Quattro Venti. «È inaccettabile che un bene pubblico, vissuto quotidianamente da centinaia di persone come luogo di socialità e svago - spiegano i dissidenti - venga espropriato manu militari per allestire un parco gioco per potenti, con tanto di amazzoni e corbellerie varie». Critiche anche da Giovanna Ortu, presidente dell’Associazione italiana rimpatriati dalla Libia, che giudica eccessiva l’accoglienza delle istituzioni nei confronti del colonnello.
Oggi ad accogliere Gheddafi all’aeroporto, ci sarà il premier Silvio Berlusconi e a seguire colazione al Quirinale con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel pomeriggio il rais libico sarà a Palazzo Chigi per firmare una serie di intese bilaterali con il premier e in serata cena a porte chiuse a Villa Madama.
Domani mattina il leader straniero incontrerà in Senato il presidente Renato Schifani e alle 12.15 parteciperà a un dibattito con gli studenti della Sapienza, passata al setaccio nei giorni scorsi dalle forze dell’ordine per evitare spiacevoli sorprese. Quindi Gheddafi andrà in Campidoglio, dove è atteso dal sindaco Gianni Alemanno. Venerdì, infine, tappa in Confindustria e a seguire all’Auditorium per un appuntamento con il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna e 700 donne esponenti del mondo imprenditoriale, politico e culturale italiano. Nel tardo pomeriggio, infine, ultimo impegno istituzionale, alla Camera con il presidente Gianfranco Fini.

Il leader si tratterrà a Roma anche sabato e non è escluso che fissi qualche incontri nella tenda beduina. Fino alla partenza dei rais, che tornerà a Roma a luglio per il G8, nei cieli della capitale vige il divieto di sorvolo.

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