«La città si rilancia mettendo insieme le energie migliori»

«Le energie della città si devono unire, mettendo da parte i personalismi, per arrestare il degrado e raggiungere gli obiettivi di crescita che Genova merita»: fa appello, innanzi tutto, alla solidarietà Matteo Lo Presti, docente di Storia e Filosofia al Liceo Doria, giornalista collaboratore di testate nazionali, già consigliere comunale (dal 1980 al 1985) e consigliere di amministrazione di Teatro Stabile e Fiera, ora candidato del Psi in Comune e nei Municipio Centro Est e Centro Ovest.
Con quali spirito, Lo Presti?
«I miei valori primari restano la libertà, il lavoro, la pace. Li ho assimilati nella mia militanza socialista, da quando avevo 16 anni, e in seguito quando sono stato accanto a Sandro Pertini, direttore al Lavoro».
Parliamo di presente e futuro.
«Genova ha bisogno di mettere in campo le proprie risorse umane e imprenditoriali migliori. Che ci sono, eccome: penso a Fincantieri, Finmeccanica, Ansaldo Energia; penso al settore marittimo-portuale, tutti comparti che, al di là di crisi contingenti, possono fornire produttività e posti di lavoro».
I cervelli ci sono. Cosa manca?
«Manca la guida della politica. Sui manifesti elettorali vedo solo facce, non idee.

Dovremmo tornare alla politica fatta di idee, di strategie, di obiettivi. Altro che inchinarsi al mondo finanziario! Genova può tornare ad avere un ruolo importante a livello nazionale e non solo. Ma i politici devono capire che c’è voglia di cambiamento».

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