I punti chiave
Da oggi, lunedì 20 maggio 2024, sarà possibile inoltrare il modello 730 assieme al modello Redditi. Le scadenze sono rispettivamente il 30 settembre e il 15 ottobre di quest’anno. Il documento era già visibile dal 30 aprile e si ha la possibilità di accettarlo, modificarlo oppure integrarlo rispetto a quanto stabilito dall’amministrazione fiscale. In questo frangente è necessario comprendere le tempistiche dei controlli e cercare di essere in linea con tutte le richieste del Fisco. Per tutte le informazioni sui modelli ne abbiamo parlato in questo articolo. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
I controlli
I controlli che vengono effettuati dall’Agenzia delle Entrate vengono fatti sulle deleghe acquisite e sugli accessi ai documenti anche nelle sedi dei sostituti d’imposta, dei CAF 12 e dei professionisti abilitati. L’Agenzia delle Entrate richiede poi, a campione, una copia delle deleghe e dei documenti di identità che vengono allegati alle richieste per acceder alle dichiarazioni precompilate. Secondo quest’ultima opzione i sostituti d'imposta, i CAF e i professionisti abilitati inoltrano i documenti attraverso posta elettronica certificata entro 48 ore dalla richiesta. Nel caso in cui ci fossero delle irregolarità nella gestione delle deleghe verrà effettuata la revoca. Vengono comunque mantenute la responsabilità civile e l’applicazione delle sanzioni penali nel caso in cui fosse necessario. Nell'ipotesi in cui si presentino elementi di incoerenza rispetto ai criteri fissati scatteranno i controlli preventivi, inoltre il rimborso dell’importo deve superare i 4mila euro.
Gli elementi di incoerenza
In quanto agli elementi di incoerenza che possono comportare un rischio di blocco del rimborso fiscale, tra questi troviamo possibili scostamenti per importi significativi dai dati indicati nei modelli di versamento (F24), nelle CU e nelle dichiarazioni dell'anno precedente. Oltre a questi ci sono anche dati inviati da enti esterni o a quelli in rilievo nelle Certificazioni Uniche (come spese mediche molto più alte di quelle comunicate dagli enti che predispongono la dichiarazione precompilata). Infine viene inclusa la presenza di situazioni di rischio che sono emerse attraverso le irregolarità negli anni passati.
Tecniche di accesso
In merito ai CAF che utilizzano i servizi, e in conformità con le previsioni, l'Agenzia delle Entrate effettua controlli attraverso l'accesso in cooperazione applicativa con specifiche misure di sicurezza, esaminando le deleghe e i documenti di identità indicati nelle richieste di accesso alle dichiarazioni precompilate. Le modalità tecniche di accesso sono regolate da specifiche convenzioni tra l'Agenzia delle Entrate e i CAF, sempre nel rispetto delle necessarie misure di sicurezza.
Il contribuente può visualizzare l'elenco dei soggetti a cui sono stati resi disponibili i documenti attraverso le apposite funzionalità nell'area riservata, e può anche consultare il proprio cassetto fiscale disponibile nella stessa area riservata.
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