Biglietti aerei, ecco perché adesso costano meno

La low cost Ryanair ha ridotto le tariffe del 6% e del 3% rispettivamente nei due ultimi trimestri per stimolare la domanda

Biglietti aerei, ecco perché adesso costano meno
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I punti chiave

Perché i biglietti aerei costano meno? La prima inversione di tendenza nel mercato in questione dalla fine della pandemia sta colpendo il settore. Dopo un’impennata dei prezzi durante il boom dei viaggi post-Covid, i passeggeri, ora meno disposti a pagare tariffe elevate a causa dell'aumento del costo della vita e dell'inflazione, hanno spinto le compagnie aeree ad abbassare i prezzi per riempire gli aerei. Anche i viaggi d'affari, che solitamente compensano il calo dei viaggi leisure, ovvero la forma di turismo più importante,chiamato anche turismo di svago, aggiungendo incertezza alle prospettive del settore.

Il trend

Il trend dei prezzi dei biglietti aerei è in discesa. Guardando all'Europa, infatti, Lufthansa ha abbassato per la seconda volta in sei mesi le previsioni di utili, indicando difficoltà a raggiungere il pareggio. La compagnia ha incrementato i prezzi del 3% nel secondo trimestre e del 16% nel terzo trimestre nella classe economy. Ricordiamo che Lufhtansa controlla diverse compagnie tra cui Austrian Airlines, Brussels Airlines, Swiss International e Ita Airways. L'utile operativo rettificato è ora stimato tra 1,4 e 1,8 miliardi di euro, in calo rispetto ai precedenti 2,2 miliardi. Anche il flusso di cassa rettificato sarà significativamente inferiore a un miliardo. L'obiettivo? Riuscire a incrementare le vendite. Dall'altra parte spicca la low cost Ryanair che, invece, ha abbassato le tariffe del 6% e del 3% rispettivamente nei due ultimi trimestri per mantenere alta la domanda. Questa situazione segna la prima inversione di tendenza dalla fine della pandemia, quando i prezzi erano saliti a causa del boom dei viaggi post-isolamento. Ora, con due anni di inflazione, i passeggeri sono meno disposti a pagare tariffe elevate, costringendo le compagnie aeree ad abbassare i prezzi.

Le perdite

La prossima settimana all'Air Show di Farnborough si discuterà della questione e dell'attuale situazione del settore, nonostante le difficoltà produttive di Boeing e Airbus. Le azioni delle compagnie aeree riflettono questa situazione: Lufthansa ha visto una perdita del 26% da inizio anno, mentre Air France-KLM ha subito un calo del 39%. Al contrario, IAG (che include British Airways, Iberia, Vueling, Aer Lingus) e Wizz Air hanno registrato performance migliori, con guadagni rispettivamente del 12% e dell'1,5%. Inoltre la ripresa del traffico aereo in Europa rimane al di sotto dei livelli pre-pandemia, con differenze tra i vari paesi: in Germania il traffico è ancora inferiore ai livelli pre-Covid, mentre in Spagna e Italia è tornato a circa il 115%.

Francia e Regno Unito si attestano intorno all'80% e al 90%. In questo frangente gli analisti di UBS hanno ridotto le valutazioni di Ryanair e Lufthansa a causa dell'incertezza nella domanda, degli incrementi tariffari contenuti e dei ritardi nelle consegne degli aerei.

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