Cosa sono le tutele graduali: così cambiano le bollette

Con l’avvicinarsi della fine del mercato tutelato, si parla spesso di tutele graduali e di “vulnerabili”. Facciamo chiarezza in vista delle scadenze del 31 dicembre per il gas e del 10 gennaio 2024 per l’elettricità

Cosa sono le tutele graduali: così cambiano le bollette
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Il mercato tutelato scadrà a breve. Il 31 dicembre cesserà quello del gas e il 10 gennaio del 2024 segnerà la fine di quello dell’elettricità. Chi non ha ancora scelto un fornitore nel mercato libero è destinato a regimi transitori che sono da considerare particolari, ossia le tutele graduali.

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha escluso proroghe e ha sottolineato che, insieme all’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), sta ragionando su politiche di protezione dei cosiddetti “vulnerabili”, altro termine che necessita di una spiegazione.

In definitiva, nessuno rimarrà al freddo e al buio ma il passaggio al mercato libero è inevitabile. Ecco cosa sapere.

Le tutele graduali

Sul mercato tutelato delle energie le tariffe sono decise dallo Stato per mano dell’Arera, ente di natura pubblica che regola e monitora i prezzi, le condizioni e i servizi delle forniture di gas, energia elettrica e acqua.

Sul mercato libero, al contrario, i prezzi sono fissati dai fornitori e il prezzo deciso da Arera funge da mero indicatore, ha quindi un valore più tecnico che pratico.

Attualmente circa 5 milioni di utenze fanno ancora riferimento al mercato tutelato e questa è una condizione che sta arrivando a esaurimento: nel corso delle prossime settimane sarà necessaria l’adesione al mercato libero e, per chi non dovesse fare il passaggio, si aprono le porte delle tutele graduali, una procedura tecnica che facilita la transizione al mercato libero.

Il Servizio a tutele graduali (Stg) durerà 3 anni e il fornitore non sarà il medesimo per tutti. Viene scelto dall’Arera tenendo conto del fattore territoriale (la vicinanza all’utenza) e mediante bandi e aste.

Al momento non è ancora chiaro quali fornitori serviranno gli utenti domestici mentre, per quanto riguarda le piccole e le microimprese, i bandi sono già stati assegnati.

Per quanto attiene al gas, invece, chi non sceglierà il mercato libero, entrerà nel regime chiamato “Placet Del. 100” nel quale le tariffe sono supervisionate dall’Arera e – ci si attende – dovrebbero rimanere simili a quelle in vigore sul mercato tutelato.

Sempre in materia di gas, la transizione durerà un anno, dopodiché chi non avrà ancora scelto un fornitore sul mercato libero verrà assegnato al Placet ordinario, regime nel quale le tariffe sono meno vantaggiose.

Le logiche delle tutele graduali non si applicano ai cosiddetti “vulnerabili”, per i quali valgono ancora i principi del mercato tutelato.

Chi sono i vulnerabili

Per il momento il passaggio al mercato

libero non si applica agli over 75, alle persone con disabilità, a chi patisce gli effetti di un particolare disagio economico e alle persone che vivono in zone geografiche colpite da catastrofi naturali.

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