Nella giornata oggi potrebbero verificarsi delle variazioni nei prezzi dei carburanti. Da mezzanotte, infatti, è scattato il dimezzamento dello sconto sulle accise previsto dalla Manovra del governo. Da giovedì 1 dicembre lo sconto fiscale sarà minore. Siamo infatti passati da un taglio di 30,5 centesimi (comprensivo di Iva) a uno di 18,3 centesimi (15 centesimi + Iva). Nello specifico, per la benzina le accise passano da 47,84 a 57,84 centesimi al litro. Per il gasolio si va da 36,74 a 46,74 euro al litro. Da 18,26 a 26,67 centesimi al litro per il Gpl.
Si parla di un aumento di circa 12 centesimi per i prezzi di benzina e diesel al distributore, mentre il prezzo al litro applicato al Gpl salirà di 2,3 centesimi. Per adesso, stando alle rilevazioni, il costo medio della benzina è di 1,6 euro/litro in modalità self, mentre il diesel è dato a 1,7 euro/litro. Vedremo quale sarà l'andamento nei prossimi giorni.
La riduzione dello sconto sulle accise, in ogni caso, dovrebbe portare allo Stato 317 milioni di euro nel solo mese di dicembre, come calcolato da Assoutenti, per un totale di 3,8 miliardi in più in un anno.
Preoccupazione di Codacons
"Sulla base dei listini odierni dei carburanti, la benzina in modalità servito passerà da una media di 1,801 euro al litro a 1,923 euro/litro di domani, mentre il gasolio da 1,885 euro volerà a 2,007 euro/litro, sfondando la soglia psicologica dei 2 euro", spiega l'associazione, come riportato dalle agenzie di stampa. Codacons calcola che il prezzo medio della benzina dovrebbe passare da 1,650 euro/litro a 1,772 euro, mentre quello del diesel da 1,733 euro/litro a 1,855 euro.
"Per un pieno di benzina o gasolio la maggiore spesa sarà pari a 6,1 euro, con un aggravio, considerando due pieni al mese, pari a +146,4 euro a famiglia su base annua. Ma l'aumento dei listini dei carburanti si ripercuoterà su prezzi e tariffe al pubblico in moltissimi settori, e avrà effetti negativi sull'inflazione, portando a nuovi rincari a danno di imprese e famiglie, in un momento in cui i listini andrebbero calmierati con ogni mezzo possibile", conclude l'associazione.
Codacons ha espresso forti preoccupazioni sulla questione, temendo serie ripercussioni sulle famiglie, che già fronteggiano una pesante crisi economica. La paura è che questo aumento dei costi relativi ai carburanti possa portare a un ulteriore aumento dell'inflazione.
Assoutenti vuole un passo indietro
Preoccupazione anche da parte di Assoutenti, che ha chiesto espressamente al governo di tornare sui propri passi e rivedere la decisione presa sui carburanti. Il taglio delle accise dovrebbe restare tale almeno fino al termine della crisi economica in cui versa attualmente il Paese, così da aiutare le famiglie.
"Il rialzo delle accise peserà come un macigno sul Natale degli italiani, mentre porterà nelle casse dello Stato circa 317 milioni di euro in più solo nel mese di dicembre", ha dichiarato l'associazione, come riportato da AdnKronos.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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