Caro-voli, il piano del governo per fermare l'impennata degli algoritmi

Mai più algoritmi che fanno lievitare il costo dei voli aerei ma anche un tetto massimo sulle tariffe: ecco la bozza di governo che circola e verrà discussa in Cdm lunedì prossimo

Caro-voli, il piano del governo per fermare l'impennata degli algoritmi
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Il governo lo aveva annunciato nei giorni scorsi: urge una stretta sul caro-voli che, in questa pazza estate dai prezzi lievitati sull'estate degli italiani, hanno toccato cifre anche del 70% in più rispetto al 2022. Ecco che lunedì prossimo verrà presentato al Consiglio dei Ministri la proposta che vieterà, ad alcune condizioni, la cosiddetta "fissazione dinamica delle tariffe aeree" basata sul tempo della prenotazione. È quanto trapela dalla bozza del decreto Omnibus Asset e investimenti.

Cosa può cambiare

Il testo spiega che i prezzi dovranno essere fissati, quindi non potranno più aumentare a dismisura, sulle "rotte nazionali di collegamento con le isole; se avviene durante un picco di domanda e conduce ad un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, del 200% superiore alla tariffa media del volo". In questi casi, poi, sarà vietato fissare le tariffe "in base alla profilazione web degli utenti o sul dispositivo usato, se questo comporta un pregiudizio". Il governo intende tutelare le tasche dei consumatori che in questa stagione hanno speso cifre enormi o hanno addirittura cambiato mete e ridotto le proprie vacanze estive per i prezzi proibitivi.

La stretta, finalmente, riguarderà anche l'uso degli algoritmi che determinano le oscillazioni dei prezzi con una rigida limitazione: la bozza prevedere che si tratta di "pratica commerciale scorretta l'utilizzo di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe basate su attività di profilazione web dell'utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni". Il decreto legge prevede, quindi, un tetto alle tariffe fissando "in ogni caso i livelli massimi tariffari praticabili dalle compagnie aeree ove emerga il rischio che le dinamiche tariffarie possano condurre ad un sensibile rialzo legato alla stagionalità o ad eventi straordinari, nazionali o locali".

Come abbiamo visto sul Giornale.it e accennato all'inizio, fino questo punto dell'estate praticamente tutti i consumatori non hanno trovato prezzi low-cost a causa dei rincari: dall'inizio dell'anno la spesa media sui biglietti aerei è stata più cara del 50% con picchi fino al 70% nei mesi primaverili e in alcune tratte in particolare. A essere bersagliate sono state le rotte per Sardegna e Sicilia ma anche i voli con l'Europa e quelli internazionali.

Recentemente, sul tema è intervenuto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, spiegando che "grazie al monitoraggio fatto con la legge trasparenza" è stato verificato che "l'algoritmo che veniva realizzato crea una distorsione di mercato".

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