La tecnologia porte con sé numerosi vantaggi e privilegi ma il rovescio della medaglia è rappresentato dalle truffe telematiche che possono letteralmente svuotare i conti correnti dei malcapitati con sistemi che sono sempre più sofisticati. L'allarme è racchiuso nei numeri del Report dell'Osservatorio Crif (Centrale rischi intermediazione creditizia). I malviventi utilizzano numerose tecniche che hanno portato, come bottino complessivo nel 2023, ben 151 milioni di euro con un aumento del 14,5% rispetto all'anno precedente.
Le regioni più colpite
Per capire bene l'entità del fenomeno, gli esperti sviscerano numeri poco rassicuranti: lo scorso anno sono stati registrati più di 32.400 casi nel nostro Paese con un importo medio, per ogni frode, pari 4.666 Euro: questo importo è aumentato del 21,1% rispetto al 2022. La regione italiana con più colpi andati a segno è la Lombardia (+19,1%), al secondo posto si trova la Sicilia (+5,6%) subito seguita dalla Campania (-24,7%). Quarto e quinto posto per Lazio e Puglia. Ma quali sono le frodi più comuni? Al primo posto si trovano i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi che comprendono ben il 45,3% dei casi e che rispetto al 2022 registra un aumento del +18,2%.
Le tecniche utilizzate
Come fa sapere il ministero dell'Economia e delle Finanze, tra i sistemi più sofisticati per sottrarre denaro c'è il phishing che si basa sul furto delle informazioni sensibili con nomi utenti, password, i numeri di carte di credito, le informazioni su conti bancari o altri dati importanti così da utilizzare o rivendere le informazoni rubate. Con finta mail o messaggio da parte della propria banca (che non manderà mai link come viene sempre specificato), il consumatore viene ingannato, ci clicca sopra e il danno è fatto.
Altri metodi molto utilizzati sono il trashing e il boxing: il primo esempio fa riferimento al cestino della spazzatura dove i malviventi cercano gli scontrini dei pagamenti che sono stati effettuati con le carte di credito per poter architettare al meglio le loro truffe; il boxing, invece, si fa quando vengono sottratte le lettere nella cassetta della posta alla ricerca di informazioni utili che riguardino la nostra banca per poter rubare i dati sensibili. Il Report mette in evidenza che le frodi online sono molto frequenti specie quando si inseriscono i dati delle nostre carte sui portali web non protetti dove si compra la merce. Infine, l'intelligenza artificiale strizza l'occhio ai malviventi che riescono, più facilmente che in passato, a rubare il denaro.
"Potenziare prevenzione e controllo"
"Le evidenze del fenomeno delle frodi rivelano purtroppo come i criminali siano sempre più esperti, aiutati anche dalle nuove tecnologie che, da un lato, abilitano attacchi sempre più sofisticati e difficili da identificare a danni di persone e aziende e, dall’altro, permettono di creare identità nuove ma inesistenti per perpetrare la frode creditizia. I player finanziari devono quindi continuare a investire per potenziare i sistemi di prevenzione e controllo, facendo leva su analytics e piattaforme digitali avanzate, ad esempio sfruttando le potenzialità offerte dall’AI, per rendere i processi di onboarding e origination del credito sempre più efficienti e sicuri", ha spiegato Simone Capecchi, Direttore Esecutivo di Crif.
L'unica "buona" notizia è il calo delle truffe con le carte di credito con un -32% nel
2023 rispetto all’anno precedente anche se, quando si verificano, gli importi medi sono intorno a 7.500 euro. Come detto, infine trend in crescita per le frodi legate all’e-commerce, ossia i negozi per le vendite online.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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