Cripto, tutte le truffe a cui fare attenzione: cosa evitare

Alcuni siti e operatori chiedono agli investitori il pagamento di somme di denaro per sbloccare i guadagni derivanti dalla moneta digitale

Cripto, tutte le truffe a cui fare attenzione: cosa evitare
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La tecnologia ha avuto un impatto significativo in vari settori, e il mondo della finanza non è stato da meno. Le criptovalute, in particolare, hanno rivoluzionato il panorama degli investimenti, offrendo nuove opportunità di guadagno. Tuttavia, con queste opportunità sono emerse anche numerose truffe. Tra le frodi più diffuse recentemente, molte sono legate al pagamento di imposte sui guadagni derivanti dagli investimenti in criptovalute.

Gli asset coinvolti

Alcuni siti e operatori chiedono agli investitori il pagamento di somme di denaro per sbloccare i guadagni derivanti dalle criptovalute, spacciando queste richieste come tasse o imposte da versare. Queste richieste nascondono, però, una truffa vera e propria. Questa tipologia di frode non si limita alle criptovalute, ma si sta estendendo anche ad altri tipi di asset, come i CFD, il forex, le azioni e i futures, facendo leva sulla poca conoscenza degli investitori.

Come funziona la truffa

La truffa che colpisce le criptovalute sta guadagnando terreno. Si tratta di una frode informatica che ha lo scopo di sottrarre denaro e informazioni personali alle vittime. La dinamica della truffa è quasi sempre la stessa: gli investitori vengono attratti con la promessa di guadagni elevati e poi indirizzati verso piattaforme di trading poco affidabili o addirittura inesistenti. Una volta effettuato l’investimento, l’investitore viene convinto che l’operazione sia vantaggiosa grazie a dashboard manipolate che mostrano incrementi di capitale falsi. Quando arriva il momento di ritirare i fondi, i truffatori richiedono il pagamento di un’imposta fittizia per “sbloccare” i profitti, e così l’inganno si concretizza.

La richiesta di pagamento di imposte

Un altro aspetto che può ingannare gli investitori è la richiesta di pagamento di imposte che sembrano legittime, come l’aliquota del 26% sulle plusvalenze derivanti da investimenti esteri. Sebbene questa aliquota esista nel sistema fiscale italiano, è importante sottolineare che le società di trading che non hanno residenza fiscale in Italia non possono operare come sostituto d’imposta. In questi casi, è l’investitore stesso che deve dichiarare i propri guadagni nella dichiarazione dei redditi. Inoltre, le società di trading che operano in Italia sono obbligate a trattenere le imposte sui guadagni delle criptovalute e a trasferire all’investitore l’importo netto, senza che sia richiesta alcuna azione da parte dell’utente.

Commissioni per sbloccare i fondi

Un altro stratagemma frequentemente usato dai truffatori è la richiesta di commissioni di sblocco per poter accedere ai propri fondi. È importante ricordare che nessuna piattaforma legittima chiede commissioni per consentire agli investitori di prelevare i propri fondi. Se viene richiesta una somma di denaro per questa operazione, è segno che si sta affrontando una frode. Spesso, i truffatori usano pressioni psicologiche per convincere la vittima a pagare rapidamente.

Come difendersi

Per proteggersi dalle truffe nel mondo delle criptovalute, è fondamentale essere sempre cauti e informati. Prima di fare qualsiasi investimento, è essenziale verificare l’affidabilità delle piattaforme di trading su cui si decide di operare. Le piattaforme legittime sono regolamentate da autorità competenti, e offrono trasparenza nelle operazioni. Investire in piattaforme sconosciute o che promettono guadagni eccessivamente alti e rapidi può essere un segnale di allarme. Inoltre, è cruciale non cedere mai alle richieste di pagamento di imposte o commissioni per sbloccare i guadagni. Le piattaforme serie non chiedono mai somme aggiuntive per il prelievo dei fondi, quindi qualsiasi richiesta del genere dovrebbe essere considerata un chiaro tentativo di truffa.

Infine, per una protezione maggiore, è importante mantenere aggiornati i software di sicurezza, come antivirus e firewall, e prestare attenzione ai segnali di phishing che mirano a sottrarre dati sensibili. La consapevolezza e la prudenza sono le armi più efficaci contro le frodi in questo settore.

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