È sicuramente uno degli appuntamenti fissi delle feste di Natale: da ormai 27 anni le reti Mediaset propongono il film Una poltrona per due in concomitanza con il 24 (o in qualche caso anche con il 25) dicembre, rendendolo una vera e propria tradizione. Uscita nel 1984 e trasmessa per la prima volta in tv nell’86, la pellicola diretta da John Landis con Eddie Murphy, Dan Aykroyd e Jamie Lee Curtis, racconta la storia del broker Louis Winthorpe III e del mendicante Billy Ray Valentine, e delle loro vite stravolte da una scommessa di due ricchi annoiati. Due avari fratelli finanzieri di Filadelfia vogliono infatti dimostrare che è l'ambiente a fare l'uomo e non viceversa: il broker si ritroverà così a fare la vita del mendicante e il mendicante a dirigere la sua azienda, la Duke & Duke, prendendo l'uno il posto dell'altro. Scoperta la truffa ai loro danni, i due, che fino a poco prima si erano fronteggiati, si coalizzeranno per vendicarsi, con un “lieto fine” quasi alla Frank Capra.
Una poltrona per due (titolo originale Trading places) ottenne una candidatura agli Oscar e due ai Golden Globes, ma forse non tutti sanno che, con la sua storia incentrata sulla lotta tra buoni e cattivi, e soprattutto per la sua rappresentazione, abbastanza fedele, della borsa americana e delle sue dinamiche, questo film ha portato Wall Street a varare una nuova legge finanziaria, la Eddy Murphy Rule. Vediamo perché.
Le dinamiche finanziarie all'interno del film
Nel 2010 Wall Street ha deciso di adottare alcune regole proprio grazie alla verosimiglianza di quanto raccontato nel film con ciò che sarebbe potuto accadere nella realtà. Nel finale si scopre che i fratelli Duke avevano un’informazione privilegiata riguardante un rapporto positivo sull’andamento delle colture di arance e volevano usarla per mettere ai loro piedi il mercato e arricchirsi ulteriormente. Sostituendo il rapporto con uno falso, secondo il quale le colture stavano invece fallendo, Billy Ray e Louis ingannano così i fratelli. Sicuri che il prezzo delle arance e del concentrato congelato sarebbe salito alle stelle, i magnati commettono il tragico errore di puntare tutto su questo; così mentre acquistano i futures (contratti futuri in cui ci si obbliga a scambiare una prefissata quantità di merce ad una data prefissata, e a un prezzo fissato alla data della contrattazione) di concentrati surgelati, molti operatori li seguono, facendo aumentare ancora di più il prezzo.
Consapevoli delle reali informazioni, Louis e Billy Ray, iniziano invece a “vendere allo scoperto” (vendere cioè un titolo che non si possiede prendendolo in prestito da qualcuno che lo possiede) i futures di concentrati congelati nel momento in cui il prezzo raggiunge il livello più elevato. Un tipo di vendita che viene fatto quando si specula sul fatto che il prezzo calerà, ma in questo caso loro ne sono certi e iniziano a vendere ogni azione a 1.41 dollari. Il prezzo scende a 0.30 dollari, facendo guadagnare loro 1.11 dollari per ogni azione. I due, nel frattempo divenuti amici diventano ricchi sfondati e i Duke brothers finiscono per perdere 400 milioni di dollari, nonché le rispettive poltrone.
Perché si arriva alla Eddie Murphy Rule
Al di là delle licenze artistiche sugli avvenimenti contenute nel film, quello che desta interesse e curiosità sono le decisioni prese da Wall Street. Con la Eddie Murphy Rule, così chiamata in onore dell’attore, si è voluta cambiare la regola sull’utilizzo di informazioni privilegiate nel mercato delle materie prime. Quando il film uscì, usare informazioni di questo tipo non era illegale. La situazione cambia con l’approvazione nel 2010, del Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act, a firma del presidente Barak Obama, uno dei documenti più importanti per Wall Street dopo la grande depressione americana, seguita al crollo del 1929. La sezione 746 di questo atto contiene proprio l’Eddie Murphy Rule, secondo cui è illegale utilizzare informazioni non pubbliche per commerciare nel mercato dei futures. Si parla di informazioni provenienti da agenzie come la Federal Reserve, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, o il Dipartimento dell’agricoltura, come nel caso del film.
Tornando alla pellicola, poiché i Duke (complice un funzionario governativo corrotto) possono sapere in precedenza com’è andato il raccolto delle arance – dato assolutamente riservato – e utilizzano, o intenderebbero utilizzare, questa informazione per trarne profitto, gli anziani fratelli si rendono colpevoli di insider trading, che è, per l’appunto, la compravendita di strumenti finanziari da parte un insider, cioè di una persona che, per la posizione che ricopre, è a conoscenza di informazioni privilegiate che vengono sfruttate per ricavare profitto.
L’obiettivo di Billy Ray e Louis è invece quello di sostituire il report, inserendo informazioni contrarie rispetto all’originale per trarre in inganno i fratelli Duke (inducendoli così ad assumere posizioni meno vantaggiose). Di conseguenza anche loro, alla fine del film, si renderanno protagonisti di insider trading.
Nella finzione cinematografica e nell’ottica del lieto fine, però, questa loro azione apparirà meno grave, se non giustificabile, rispetto a quello dei due avidi fratelli. Regalando alla storia un lieto fine da Vigilia di Natale, ma creando non pochi grattacapi a Wall Street.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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