I punti chiave
Via al raddoppio dell’imposta sostitutiva per chi trasferisce la residenza in Italia. Per i redditi prodotti all’estero l’incremento è notevole, si passa infatti da 100mila a 200mila euro. La misura è prevista in una bozza del decreto legge omnibus. Ecco tutti gli aggiornamenti.
L’obiettivo della norma
La norma introdotta dalla manovra 2017 (legge 232/2016) incentivava l'ingresso in Italia di contribuenti facoltosi, come calciatori, sportivi professionisti e manager, attirando capitali da investire nel Belpaese. Prevedeva una tassazione fissa di 100mila euro sui redditi prodotti all'estero, invece del prelievo Irpef progressivo, estendibile ai familiari con un'imposta sostitutiva di 25mila euro. Nel 2022, 1.136 persone, tra cui 818 contribuenti principali e 318 familiari, beneficiavano di questa agevolazione, dimostrando un crescente interesse per la misura, come affermato dalla Corte dei conti.
I versamenti
Secondo la Corte dei conti, nel quinquennio 2018-2022 i versamenti legati al regime di tassazione agevolata per i nuovi residenti in Italia hanno raggiunto circa 254 milioni di euro, di cui 232 milioni dai contribuenti principali e quasi 22 milioni dai familiari. Tuttavia, l'Agenzia delle Entrate non dispone di dati sull'ammontare dei redditi esteri soggetti all'imposta sostitutiva né sulle imposte ordinarie che sarebbero state applicate in assenza del regime sostitutivo. Inoltre, non sono state effettuate rilevazioni specifiche per valutare l'efficacia della misura nel promuovere investimenti in Italia, come previsto dalla legge di bilancio 2017.
La Corte dei conti specifica inoltre che la disciplina sembra favorire principalmente individui con redditi provenienti da più paesi, che trasferiscono la residenza in Italia per motivi lavorativi, residenziali o altre ragioni, senza richiedere un effettivo legame con investimenti produttivi nel Paese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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