Manutenzione della caldaia: cosa succede se non si fa

Per garantirne la sua funzionalità, anche in termini di risparmio sulla bolletta, la manutenzione programmata e costante è utilissima oltre ad essere, soprattutto, un obbligo di legge

Manutenzione della caldaia: cosa succede se non si fa
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In una casa la caldaia rappresenta uno degli elettrodomestici più importanti per la quotidianità, soprattutto durante il periodo invernale.

Per garantirne la sua funzionalità, anche in termini di risparmio sulla bolletta, la manutenzione programmata e costante è utilissima oltre ad essere, soprattutto, un obbligo di legge.

Difatti, secondo quanto previsto dal Dpr 74/2013 (le periodicità possono variare leggermente in base alla regione), la revisione o anche “controllo dei fumi, è una manutenzione periodica obbligatorio che deve essere effettuata da un tecnico abilitato che controlla il corretto funzionamento dell’impianto, anche in termini di sicurezza, e ne verifica l'efficienza energetica e le eventuali emissioni di inquinanti.

L’obbligo di revisione riguarda tutti i tipi di caldaia con periodicità differenti e, la mancata manutenzione, può fare incorrere in sanzioni di tipo amministrativo che possono variare dai 500 ai 3mila euro.

Entriamo più nel dettaglio.

Cosa è la revisione della caldaia

Si tratta di una serie di una serie di test diagnostici che consentono di valutare il corretto funzionamento dell’impianto e, pertanto, la revisione deve essere fatta da un tecnico abilitato che deve rilascia l’attestazione di manutenzione.

I controlli possono essere di due tipi:

  • manutenzione ordinaria, che comporta un controllo di dettaglio non solo del funzionamento ma anche delle singole componenti che compongono l’impianto.
  • il controllo dei fumi attraverso cui si valuta la sicurezza e l’efficienza energetica dell’impianto, analizzando la combustione dei fumi.

Relativamente alle tempistiche entro cui devono essere fatti i controlli occorre fare riferimento al libretto d’istruzione dell’apparecchio dove sarà indicato ogni quanto fare l’ispezione.

Per quanto riguarda i fumi, la cadenza cambia in base ai kW del dispositivo e sono, solitamente:

  • un anno per le caldaie a combustibile con una potenza superiore ai 100 kW.
  • due anni per le caldaie a gas metano o gpl con potenza superiore ai 100 kW, così come per le caldaie a combustibile solido o liquido che hanno una potenza da 10 a 100 kW.
  • quattro anni per le caldaie a gas metano o gpl con potenza compresa tra 10 a 100 kW.

Al termine dei controlli viene rilasciato un bollino blu o verde

Sanzioni

Per quanto riguarda la mancata revisione della caldaia le sanzioni, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 192/2005, possono

andare:

  • dai 50 ai 200 euro per mancata revisione.
  • dai 500 ai 600 euro se non si è in possesso del libretto della caldaia regolamentare.
  • dai 500 ai 3mila euro se non è stato controllato il rendimento della combustione.

Effettuare periodicamente la manutenzione della caldaia è fondamentale, però, non solo per evitare la sanzione ma, soprattutto, per garantirne la sicurezza, l’efficienza anche nel tempo e il rispetto dell’ambiente.

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