Mutui: come calcolare la rata ed evitare brutte sorprese | La guida

L’incremento dei tassi di 25 punti causerà un esborso mensile del 66% in più rispetto all’inizio del 2022

Mutui: come calcolare la rata ed evitare brutte sorprese | La guida
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La Bce ha deciso, le rate dei mutui a tasso variabile saliranno ancora. L’incremento di 25 punti decretato dalla Banca Centrale Europea causerà un esborso mensile del 66% in più rispetto a inizio 2022. A questo proposito è importante comprendere se si è in grado di sostenerne il peso per l’acquisto di un immobile. Ecco come viene calcolata la rata del mutuo.

I tassi di interesse

Quando si stipula un mutuo è importante valutare se scegliere l’opzione a tasso fisso o variabile. Nel primo caso il tasso di interesse rimane costante durante tutta la durata del mutuo, mentre se variabile il tasso può cambiare durante la vita del contratto. Nel secondo caso, quindi, la decisione della Bce in merito al valore del tasso, è fondamentale per comprendere la quota mensile da versare. Le oscillazioni possono essere in aumento ma anche in diminuzione rispetto al tasso di partenza, in funzione dell'andamento del tasso Euribor. Ci sono anche altre opzioni come la formula a tasso misto o quella variabile con il Cap, ovvero il limite massimo al rialzo.

Il calcolo

Al fine di calcolare la rata del mutuo, è necessario conoscere il capitale finanziato, il tasso di interesse e la durata del mutuo. La formula per calcolare la rata del mutuo è la seguente: R = C * [(r * (1 + r)^n) / ((1 + r)^n – 1)]. Sembrerà particolarmente complessa, in realtà è necessario sostituire a R il valore della rata del mutuo, a C il capitale finanziato, a r il tasso di interesse mensile (TAN o TAEG diviso 12) e infine n è il numero di rate, ovvero la durata del mutuo in mesi. Per facilitare il tutto è possibile affidarsi a degli strumenti di supporto, come i fogli di calcolo. Un esempio di questi software sono Excel e Google Sheet oppure i simulatori delle rate del mutuo.

L’aggravio

Per calcolare la cifra del rialzo del mutuo a tasso variabile è bene fare una premessa. Questa tipologia di finanziamento, come anticipato, ha come riferimento per il tasso di interesse l’Euribor, cioè Euro Interbank Offered Rate, si tratta di un tasso interbancario di offerta calcolato in euro. Ogni giorno l’Euribor viene calcolato ogni giorno da un gruppo di 20 banche dell’Unione europea a partecipazione volontaria e specifica il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie tra i principali istituti di credito europei. A questo proposito è bene conoscere l’importo del mutuo richiesto o da richiedere, la durata del mutuo, il numero di rate e il tasso di interesse che può essere il tasso fisso del momento oppure il parametro Euribor con l’aggiunta dello spread in caso di tasso variabile.

Il rialzo

Come specificato da Facile.it e Mutui.it, il decimo rialzo della Bce comporterà il fatto che il mutuo a tasso variabile sfiorerà i 760 euro.

Questa ipotesi riguarda un prestito da 126 mila euro della durata di 25 anni. C’è una buona notizia, il picco è oramai vicino e dovrebbe verificarsi a dicembre con il punto massimo dell’indice che secondo le stime arriva al 3,90%, ricordiamo che attualmente è al 3,80%.

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