Pensioni, a San Marino sconto sulle imposte per chi prende residenza

I requisiti richiesti sono quelli di avere un reddito annuo superiore a 50mila euro o un patrimonio personale di almeno 300mila euro

Pensioni, a San Marino sconto sulle imposte per chi prende residenza
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Buone notizie per i pensionati che prenderanno residenza presso la Repubblica di San Marino. Infatti il terzo Stato più piccolo d’Europa, con 60 chilometri quadrati per 35mila abitanti, ha come obiettivo quello di replicare il modello portoghese finalizzato ad attrarre pensionati europei consentendo loro di ottenere un regime di tassazione agevolato. La novità, particolarmente vantaggiosa se paragonata alle condizioni di altri Paesi, permetterà ai beneficiari di usufruire per dieci anni di una tassazione al 6%. La misura è valida solo per coloro che prendono la residenza per la prima volta. Ecco tutte le informazioni.

Chi può fare domanda

Tutti i cittadini dell'Unione Europea e della Svizzera possono presentare domanda ma devono soddisfare due requisiti alternativi: avere un reddito annuo superiore a 50mila euro o un patrimonio personale di almeno 300mila euro. Nel caso del patrimonio, almeno un terzo di esso deve essere depositato presso una banca della Repubblica di San Marino e investito in titoli di Stato sammarinesi o in altri strumenti finanziari. Anche soggetti provenienti da altri paesi, forse, potranno presentare la domanda, per avere delle certezze bisognerà avere il responso dell'esame da parte del Congresso di Stato. Inoltre, se il trasferimento coinvolge ex manager, dirigenti o funzionari di alto livello di grandi aziende o organizzazioni internazionali, la tassazione sulla pensione può essere ridotta ulteriormente, fino al 3%.

Gli obiettivi

Il fenomeno in questione fornisce un'indicazione chiara del pubblico a cui l'offerta è mirata. Le porte sono aperte. Come ha spiegato il segretario di Stato alle finanze, Marco Gatti a Il Messaggero, l'obiettivo è attirare pensionati di "alta qualità". Attualmente, il numero di residenze atipiche nel piccolo Stato è relativamente basso: nel 2021 erano 17, nel 2022 sono salite a 29 e nel 2023 a 58. Tuttavia, si vogliono attrarre centinaia di nuovi pensionati ogni anno, soprattutto dall'Italia, data la vicinanza geografica e culturale.

Il modello portoghese

In quanto al modello portoghese che ebbe un gran successo tra i pensionati europei, possiamo affermare che a fine 2023 ha concluso il suo percorso a causa di alcuni cambiamenti. Attualmente, la legislazione prevede che i professionisti qualificati e i nomadi digitali paghino un'imposta fissa del 20%, mentre i pensionati devono versare il 10%. Prima del 2020, i pensionati godevano di un'esenzione totale dalle imposte, un regime fiscale che ha beneficiato molti cittadini stranieri, inclusi gli emigranti portoghesi che ricevevano pensioni dall'estero. Tuttavia, ex dipendenti delle pubbliche amministrazioni e coloro che avevano avuto la residenza in Portogallo nei 5 anni precedenti alla richiesta sono sempre stati esclusi da tali agevolazioni. Nonostante le modifiche apportate dal governo, coloro che già usufruiscono di questi bonus potranno continuare a farlo per l'intero periodo previsto dalla legge, ovvero 10 anni.

Gli italiani, particolarmente attratti dalle agevolazioni fiscali e dall'alta qualità di vita del paese, hanno affollato principalmente Lisbona, Porto, Chaves e l'Algarve meridionale nel corso degli anni. Secondo le ultime stime disponibili dall'Inps nel 2021, più di 3.500 connazionali hanno scelto il Portogallo, rispetto ai meno di mille nel 2017.

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