Il piano anti-evasione del Fisco. Occhio ai controlli: cosa aspettarsi

Nei prossimi tre anni l'Agenzia delle Entrate effettuerà, come minimo, 320 mila controlli sostanziali l'anno

Il piano anti-evasione del Fisco. Occhio ai controlli: cosa aspettarsi
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Controlli più mirati per combattere l’evasione. Saranno minimo 320mila le verifiche che l’Agenzia delle Entrate effettuerà nei prossimi tre anni. Il Piano integrato di attività del Fisco includerà, per la prima volta, i principi base definiti dalla riforma del governo. Nello specifico verranno introdotti controlli efficaci e prima di inoltrare gli atti di accertamento ai contribuenti verrà garantito un contraddittorio definito “efficace” con le Entrate. Ecco come si svolgeranno gli accertamenti.

Gli accertamenti

In quanti agli accertamenti questi saranno riferiti alle imposte dirette, all’Iva, alle tasse di registro e ai bonus. Secondo quanto affermato nel documento le attività di controllo verranno potenziate e verrà incrementata la loro efficacia “mediante una migliore selezione preventiva delle posizioni da sottoporre ad accertamento”. Le Entrare useranno tutti gli strumenti a disposizione dall'anagrafe tributaria che riporta i dati sui conti correnti e le carte di credito, fino alla fatturazione elettronica. Infatti il Fisco da un po’ di tempo ha dato il via a controlli specifici incrociando le banche dati, individuando gli elenchi di contribuenti più a rischio evasione. I nomi dei soggetti in questione vengono coperti da pseudonomi.

Cosa verrà monitorato

Come specificato nel documento verranno monitorati i comportamenti di soggetti a elevata pericolosità fiscale assieme all’implementazione delle analisi selettive tramite, spiega l’Agenzia delle Entrate, “i dati derivanti dalla fatturazione elettronica” i quali verranno messi a confronto con quelli dei conti correnti. Viene poi implementato il processo del confronto preventivo dove il contribuente attraverso un efficace contraddittorio con l'Agenzia sia nella fase istruttoria, ovvero prima che gli sia contestata la violazione, sia per quanto riguarda gli istituti definitori, verrà incluso nel confronto con le Entrate.

Le multinazionali

In quanto alle multinazionali l’Agenzia delle Entrate ha specificato che controllerà particolarmente questa “categoria”. Infatti si concentrerà sulle grandi aziende che fatturano più di 750 milioni di euro l'anno. Il 93 % delle posizioni che si trovano nello scambio di informazioni con gli altri Paesi verrà sottoposto a controlli. Rientrano in questo accertamento circa nove multinazionali su dieci.

Lettere di accertamento

Il Fisco ha confermato l'invio di oltre 3 milioni di lettere di accertamento quest'anno e si impegna a mantenere al di sotto del 5% i "falsi positivi", cioè le richieste di versamenti non dovuti.

L'Agenzia ha anche l'obiettivo di ridurre al minimo le frodi legate ai bonus edilizi, promettendo di verificare preventivamente l'80% delle comunicazioni di cessione del credito e la stessa percentuale per le comunicazioni di sconto in fattura, con l'obiettivo di raggiungere l’87% entro il 2026.

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