Pos, arriva la mossa "anti-commissioni" per gli esercenti

Confermato l'obbligo di accettare pagamenti col Pos anche per acquisti inferiori a 60 euro. Per i commercianti però c'è la norma per mitigare i costi delle transazioni elettroniche

Pos, arriva la mossa "anti-commissioni" per gli esercenti

I commercianti dovranno continuare ad accettare i pagamenti con il Pos, ma comunque potranno contare su un aiuto per alleggerire il carico dei costi delle transazioni elettroniche. È questa la rotta tracciata dall'emendamento bipartisan alla manovra approvato in commissione Bilancio alla Camera e introdotto in legge di Bilancio come "ristoro" per l'eliminazione della norma relativa al dispositivo elettronico.

Restano le multe per il Pos

Nei giorni scorsi il governo aveva ventilato la possibilità di introdurre un tetto di 60 euro sotto cui agli esercenti sarebbe stato riconosciuto il diritto di rifiutare pagamenti con il Pos senza incorrere in sanzioni. Ci sono poi state le discussioni del caso, valutando pure l'ipotesi di far scendere la soglia a 30 euro. Alla fine ha ricevuto l'ok definitivo l'emendamento alla manovra che sopprime questa modifica: in sostanza tornano le multe per i commercianti che non accettano i pagamenti con carte e bancomat. Invece resta in vigore il comma dell'articolo relativo all'aumento del tetto al contante, portato da 1.000 a 5mila euro.

Arrivano sostegni ai commercianti

Allo stesso tempo è stato approvato anche un emendamento bipartisan per fornire un aiuto ai commercianti, che prevede l'istituzione di un tavolo tra banche e imprese volte a tagliare i costi di utilizzo del Pos nelle transazioni fino a 30 euro per gli esercenti con fatturato fino a 400mila euro. La soluzione serve quindi per mitigare i costi delle transazioni elettroniche a carico dei commercianti.

Tuttavia, qualora non si arrivasse a un "livello dei costi equo e trasparente", per i prestatori dei servizi di pagamenti e le banche potrebbe scattare un "contributo straordinario" che verrà destinato alle misure per contenere l'incidenza dei costi a carico degli esercenti.

Nell'emendamento vengono individuati diversi livelli di intervento ben specifici. Innanzitutto bisogna raggiungere un accordo su termini e modalità per garantire livelli di costi "equi e trasparenti", istituendo un tavolo permanente tra le categorie interessate. Se però entro 90 giorni dall'entrata in vigore della manovra non è stata raggiunta l'intesa, allora prenderebbe vita un "contributo straordinario" pari al 50% degli utili al netto degli oneri fiscali derivanti dalle commissioni e altri proventi per le transazioni inferiori a 30 euro.

Federico Freni, sottosegretario all'Economia, ha spiegato che il miglior ristoro "è una normativa convenzionale corretta che finalmente abbia un tasso di commissione più basso per le transazioni da 0 a 30

euro". Non a caso la norma approvata dai gruppi prevede che "ci sia un accordo convenzionale tra tutti i gestori e tutte le banche che consenta di avere tassi più bassi per le transazioni di minor importo".

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