L’adeguamento dei requisiti pensionistici all’aspettativa di vita continua a essere uno dei temi centrali del dibattito politico. Secondo le stime della Ragioneria Generale dello Stato, a partire dal 2040 l’età pensionabile subirà un incremento significativo, arrivando a 68 anni e un mese rispetto ai 67 attuali. Tale aumento è modellato sulla base delle proiezioni demografiche più recenti fornite dall’Istat, che indicano un progressivo allungamento dell’aspettativa di vita.
Pensione anticipata e aspettativa di vita
Entro il 2027, i requisiti per accedere alla pensione anticipata vedranno un primo incremento, con la soglia contributiva che passerà a 43 anni e 1 mese per gli uomini e a 42 anni e 1 mese per le donne. Questo aumento, già previsto dalla normativa, dipende dalla continua crescita dell’aspettativa di vita e dall’assenza di interventi legislativi che possano sospendere temporaneamente l’adeguamento. In una prospettiva di lungo periodo, nel 2051 l’età pensionabile potrebbe raggiungere i 70 anni, mentre nel 2070 la speranza di vita media sarà di 85,8 anni per gli uomini e 89,2 anni per le donne, con ulteriori incrementi negli anni successivi.
Nonostante queste proiezioni, Vito La Monica, direttore centrale Pensioni dell’Inps, ha sottolineato che “non può che essere una scelta del legislatore se mantenere la speranza di vita all'interno del requisito pensionistico o non mantenerla”.
Questi cambiamenti mirano a garantire la sostenibilità del sistema previdenziale, reso più complesso dal calo delle nascite e dal conseguente squilibrio tra lavoratori attivi e pensionati.
Trattenimento in servizio nella Pubblica Amministrazione
Una novità introdotta dalla legge di Bilancio 2024 riguarda la possibilità per i dipendenti pubblici con valutazioni di performance “ottime” o “eccellenti” di essere trattenuti in servizio fino a 70 anni. Questa misura, finalizzata a fronteggiare il ricambio generazionale, è subordinata a condizioni specifiche:
Certificazione delle esigenze organizzative: Gli enti pubblici devono dichiarare formalmente, nei propri documenti di programmazione (Piano integrato di attività e organizzazione - PIAO), le necessità che giustificano il trattenimento.
Criteri di selezione: Solo i dipendenti con valutazioni di eccellenza possono essere considerati per il prolungamento del servizio. Inoltre, il numero di trattenimenti non può superare la capacità di assunzione dell’ente.
Durata flessibile: Non è previsto un obbligo di permanenza fino ai 70 anni; il trattenimento può essere interrotto una volta soddisfatte le esigenze organizzative, anche se la direttiva ministeriale consiglia durate minime di un anno.
Questa iniziativa mira a evitare la dispersione di competenze preziose in un contesto di significativo turnover, assicurando al contempo un accompagnamento efficace dei nuovi assunti da parte del personale più esperto.
Riduzione delle pensioni anticipate
La stretta sulle pensioni anticipate, avviata nel 2024 con il passaggio al sistema interamente contributivo per Quota 103 e l’allungamento delle finestre di uscita, ha già prodotto effetti tangibili. Secondo i dati dell’Inps, il numero di pensioni anticipate è diminuito del 15,7% rispetto al 2023, passando da 255.119 a 215.058.
Al contrario, le pensioni di vecchiaia sono rimaste sostanzialmente stabili.Questa riduzione riflette l’obiettivo del sistema contributivo: creare una correlazione più diretta tra i contributi versati e l’importo della pensione, incentivando comportamenti virtuosi e scoraggiando quelli anomali.
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