Quanto guadagna un notaio? Ecco come varia lo stipendio

Fra le professioni ancora oggi più ambite, quella notarile offre sicuramente stipendi di molto superiori alla media, anche se non è esente da responsabilità e rischi

Quanto guadagna un notaio? Ecco come varia lo stipendio

Figura indispensabile qualora si desideri acquistare casa, ottenere un mutuo, sottoscrivere un testamento o creare una nuova società o associazione di qualsiasi tipo, quella del notaio rientra sicuramente, tuttora, fra le professioni più ambite in Italia, anche in virtù degli elevati guadagni. Un notaio affermato e dall’esperienza consolidata può arrivare a guadagnare in un mese quanto un lavoratore medio guadagna in un anno. Ma quanto guadagna esattamente un notaio? Vediamolo insieme.

Mansioni

La figura del notaio è equiparabile, come ruolo, a quella di un pubblico ufficiale. Compito primario, quello di garantire la validità giuridica degli atti che possono essere stipulati tra vivi o testamenti di ultime volontà, e procedere all'autenticazione del loro contenuto. Il notaio si occupa inoltre di conservarli in un deposito e rilasciare, su richiesta, certificati, copie ed estratti. Può anche occuparsi della trascrizione, registrazione e deposito dell'atto notarile in pubblici registri, quando previsto dalla legge.

La normativa italiana prevede l’obbligatorietà notarile per alcuni atti, fra cui quelli di compravendita immobiliare, i mutui e le ipoteche quando si stipula un prestito con una banca, gli atti di diritto societario per la costituzione di una nuova azienda, e ancora, testamenti, donazioni e successioni, atti per la costituzione di associazioni e Onlus.

Il notaio ricopre inoltre mansioni di natura fiscale, in quanto si occupa di riscuotere le imposte collegate agli atti e di effettuare controlli antiriciclaggio, segnalando allo Stato eventuali operazioni sospette. Può esercitare la libera professione, svolgendo attività di consulenza autonoma verso clienti che richiedono pareri preventivi su atti e contratti da stipulare, redazioni di scritture private e testamenti.

Come si diventa notaio

L’iter per diventare notaio consta sostanzialmente di tre tappe: primo passo, la laurea in Giurisprudenza, cui seguono la pratica presso uno studio notarile per 18 mesi (che è possibile anticipare di 6 mesi già dall’ultimo anno di università) e il concorso pubblico gestito dal Ministero della Giustizia, cui si può partecipare per cinque volte. Ai candidati vincitori viene assegnata una sede in base alla graduatoria raggiunta e presso la quale il neo notaio è obbligato ad aprire un ufficio entro 3 mesi. Sfatiamo un luogo comune: non è vero che la professione notarile si trasmetta di padre in figlio, prova ne sia che l’82.5% di chi esercita ad oggi non è figlio di notaio.

Un’attività che non conosce crisi

Questa figura professionale è associata da sempre ad alti guadagni. Neppure la crisi economica degli ultimi decenni ha inciso in maniera determinante sulle entrate dei notai. Bisogna infatti considerare che esiste una soglia minima per le tariffe stabilita a livello nazionale dall'ordine di appartenenza. Ogni notaio può calcolare il proprio onorario basandosi su tali tariffe, mediante un calcolo percentuale e applicando un coefficiente che aumenta in base al valore dell'atto di riferimento. Per questo motivo, ogni professionista deve partire da un minimo legale, per poi applicare maggiorazioni o riduzioni, in rapporto alla complessità e peculiarità di ogni caso.

La professione in cifre

Il numero di notai in Italia è stabilito dal Ministero della Giustizia, in base all’esigenza di assicurare il pubblico servizio su tutto il territorio nazionale, in collegamento stretto con gli uffici periferici della Pubblica amministrazione. Allo stato attuale, nel Paese il numero di questi professionisti è 5.141, di cui 3.179 uomini e 1.962 donne (dati Quifinanza.it). Tra questi, 973 possiedono 5 anni di esperienza, 901 dai 6 ai 10 anni; 1005 hanno uno studio avviato dagli 11 ai 20 anni. Complessivamente 2.262 i notai “più anziani” in servizio: lavorano da oltre 20 anni e sono pari al 44% del totale.

Guadagno medio

Stando ai dati pubblicati da Talent.com, lo stipendio medio per notaio in Italia è di 98.000 euro lordi l'anno, pari a 50.26 all'ora. Ad inizio carriera lo stipendio può attestarsi intorno ai 72.000 euro l'anno, mentre i lavoratori con più esperienza guadagnano fino a 167.750 euro. Il range del guadagno mensile può oscillare dai 6.000 euro agli 8.000 circa, fino a quasi 14.000. Scorrendo i dati di alcune regioni, da Nord a Sud, troviamo che in Liguria e Veneto lo stipendio medio si attesta rispettivamente sui 5.833 e 5.729 euro, su 4.417 e 5.000 in Lombardia ed Emilia Romagna, per passare ai 3.833 e 2.975 di Toscana e Lazio fino ai 5.365 della Sicilia.

Responsabilità e rischi

Se da un lato, come abbiamo visto, le retribuzioni di un notaio sono elevate, ciò nondimeno la professione comporta responsabilità e rischi. Che possono essere di carattere civile, qualora a causa dell’inadempimento dei doveri derivanti dalla professione svolta, le parti subiscano dei danni. In caso di atto notarile sbagliato, ad esempio, se l’errore è stato generato dal professionista, sarà proprio il notaio a farsi carico delle spese di rettifica. Notaio che risponde inoltre dell’operato dei propri dipendenti, si tratti di collaboratori dello studio o colleghi che cooperano con lui.

Passando alla sfera deontologica, i rischi in cui incorre il professionista che venga meno alle norme di comportamento previste dalla categoria di appartenenza possono andare dal pagamento di ammende di carattere pecuniario alla sospensione dall’esercizio della professione, alla destituzione, prevista per gli scenari più gravi.

Ci sono poi le responsabilità penali, nel momento in cui un notaio commetta azioni interpretabili dalla legge come reato, quale quello di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Anche per questo, data la delicatezza degli atti trattati, l’attività dei professionisti che li redigono è spesso soggetta a controlli da parte di vari soggetti, tra cui anche lo Stato.

Curiosità

Pur essendo internazionalmente riconosciuta, in alcuni paesi la figura del notaio non esiste.

Si tratta, in particolare, di quelli che si avvalgono del sistema di Common Law (sistema giuridico di diritto non codificato, che si basa sul modello di “precedente giurisprudenziale”), come Regno Unito, Irlanda, Stati Uniti, Canada, Australia, Hong Kong.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica