Rinnovo Isee 2025, cosa c’è da sapere

Nei primi tre mesi dell’anno viene elaborato oltre il 65% delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (Dsu). Le agende dei Caf sono già piene per gennaio e febbraio, e si stima che circa 7 milioni di persone saranno assistite in poche settimane

Rinnovo Isee 2025, cosa c’è da sapere
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La corsa al rinnovo dell’Isee per il 2025 è iniziata con grande slancio. Nei primi tre mesi dell’anno viene elaborato oltre il 65% delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (Dsu), un dato che sottolinea l’importanza di garantire la continuità nell’accesso a bonus e prestazioni sociali fondamentali, come i contributi per gas, luce e l’assegno di inclusione. Le agende dei Caf sono già piene per gennaio e febbraio, e si stima che circa 7 milioni di persone saranno assistite in poche settimane, grazie anche a uno stanziamento di 135 milioni di euro dedicato alla campagna Isee, di cui 3 milioni in più rispetto al 2024.

I numeri dell’Isee: calo delle Dsu, ma più pratiche fai-da-te

Nel 2024, l’Inps ha ricevuto 11,6 milioni di Dsu, con un calo dell’1,5% rispetto all’anno precedente. La riduzione è ancora più marcata rispetto al 2022 (-1,8%), un dato legato a diverse dinamiche, tra cui la fine del reddito di cittadinanza, sostituito dall’assegno di inclusione, e la decisione dell’Inps di non rimborsare più le Dsu replicate per lo stesso nucleo familiare, una misura che ha portato le famiglie a maggiore attenzione nella compilazione. Nel 2024, circa 980.000 pratiche (11% del totale) erano doppie e soggette a un costo aggiuntivo di circa 25 euro.

Nonostante la flessione generale, è cresciuta la quota di pratiche precompilate e inviate direttamente dai cittadini, passate dal 14,4% del 2023 al 19,9% nel 2024, pari a quasi un Isee su cinque. Questa tendenza riflette gli sforzi dell’Inps per semplificare la procedura, rendendo possibile dal 2025 l’invio della Dsu Mini precompilata tramite l’app Inps Mobile, anche se con alcune limitazioni per specifici nuclei familiari.

Novità normative e ricalcolo dell’Isee

Il 2025 porta con sé importanti cambiamenti normativi. Una delle novità più attese è l’esclusione dal calcolo dell’Isee dei titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio fino a un valore complessivo di 50.000 euro. Tuttavia, l’attuazione di questa modifica è ancora in attesa del Dpcm definitivo, nonostante la banca dati dell’anagrafe tributaria sia già stata aggiornata con le informazioni necessarie fornite da banche e poste.

Un altro cambiamento riguarda l’introduzione di nuovi criteri per il calcolo dell’Isee, che escluderanno gli importi percepiti tramite l’assegno unico universale ai fini del bonus nido e del bonus per i nuovi nati. Questo adeguamento, previsto dalla manovra 2025, sarà gestito automaticamente dalle piattaforme informatiche dell’Inps.

Le soglie Isee per accedere ai principali aiuti sociali

L’Isee continua a rappresentare un criterio fondamentale per l’accesso a numerose prestazioni sociali, con soglie definite per legge o attraverso provvedimenti attuativi. Ecco alcune delle principali soglie:

6.000 euro: Bonus anziani non autosufficienti, che offre 850 euro mensili aggiuntivi per i casi di bisogno assistenziale gravissimo.
9.530 euro: Bonus bollette per gas e luce, con soglia estesa a 20.000 euro per nuclei con almeno quattro figli a carico.
8.117 euro: Carta acquisti per spese alimentari, sanitarie e bollette.
10.140 euro: Assegno di inclusione, con soglia aumentata rispetto ai 9.360 euro del 2024.
15.000 euro: Social card "Carta dedicata a te", che offre un bonus di 500 euro per beni di prima necessità.
17.090 euro: Assegno unico universale per ottenere la quota massima.

Le sfide tecniche e operative per il 2025

L’attuazione delle novità normative potrebbe incontrare difficoltà tecniche, con il rischio di dover ricalcolare migliaia di Isee già elaborati. Gennaio rappresenta un periodo critico, con un elevato volume di pratiche che richiedono precisione e rapidità. L’obiettivo è garantire che le modifiche al calcolo dell’Isee non generino ritardi o disagi per le famiglie, già alle prese con scadenze stringenti.

La crescente digitalizzazione delle procedure e le modifiche normative mirano a semplificare la vita dei cittadini e rendere più equo l’accesso ai benefici sociali, in un contesto di forte impegno da parte di Caf e Inps per sostenere le famiglie italiane.

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