Riscaldamento 2024: quando si possono attivare i caloriferi zona per zona

Chi non rispetta le norme sull'accensione dei termosifoni rischia sanzioni pecuniarie significative

Riscaldamento 2024: quando si possono attivare i caloriferi zona per zona
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Con l'arrivo dei primi freddi cresce il desiderio di accendere i termosifoni, ma quando è consentito farlo? In Italia esistono regolamenti statali che limitano l’uso dei riscaldamenti per ridurre il consumo di gas e proteggere l'ambiente. Le leggi stabiliscono non solo le date di accensione e spegnimento, ma anche la temperatura e il numero massimo di ore giornaliere. Le regole variano in base alla zona geografica, quindi ogni città ha parametri diversi. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

La normativa

In Italia, l'uso dei riscaldamenti autonomi è regolato dal decreto del Presidente della Repubblica del 16 aprile 2013, che definisce le norme per la gestione degli impianti termici sia per l'inverno che per l'estate. I comuni del Belpaese hanno però la facoltà di modificare queste disposizioni in situazioni eccezionali, come avvenuto lo scorso aprile, quando a causa dell'emergenza freddo è stata autorizzata la riaccensione dei termosifoni. Le norme che regolano l'accensione dei riscaldamenti dividono l'Italia in sei zone climatiche, ognuna con date di accensione e spegnimento differenti. Nel 2024, l’attivazione dei termosifoni potrà avvenire tra il 15 ottobre e il primo dicembre, a seconda della zona, mentre lo spegnimento sarà tra il 15 marzo e il 15 aprile 2025. Ogni zona ha, inoltre, specifiche indicazioni sugli orari di utilizzo giornaliero dei riscaldamenti. È importante conoscere l’area geografica in cui si vive per conoscere quando si possono accendere i caloriferi. Chi non rispetta le norme sul riscaldamento rischia sanzioni pecuniarie significative. Secondo una direttiva europea, le multe possono variare da un minimo di 500 euro a un massimo di 3mila euro. A queste si aggiungono ulteriori sanzioni che possono essere imposte dai Comuni e dai regolamenti condominiali, che possono arrivare fino a 200 euro per ogni violazione. In caso di recidiva, le multe possono aumentare fino a 800 euro.

Le zone

I comuni, all'interno delle date stabilite dal decreto presidenziale, decidono quando attivare i riscaldamenti sul proprio territorio e possono fare deroghe in base a specifiche condizioni. Per esempio, se le temperature sono più alte della media, possono posticipare l'accensione. Inoltre, possono modificare la temperatura massima, fissata dalle norme generali a 19 gradi con una tolleranza di 2 gradi.

Di seguito le sei zone climatiche per i riscaldamenti 2024-2025:

  • Zona A: Lampedusa, Porto Empedocle, Linosa.
  • Zona B: Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa, Trapani.
  • Zona C: Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari, Taranto.
  • Zona D: Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Grosseto, Roma, ecc.
  • Zona E: Alessandria, Aosta, Bergamo, Bologna, Milano, Torino, Venezia, Verona, ecc.
  • Zona F: Belluno, Cuneo, Trento.

Le date e le limitazioni

Le date di accensione e spegnimento dei termosifoni per il 2024-2025 variano in base alla zona geografica, ma possono essere modificate da Stato, regioni e comuni in base alle esigenze climatiche o energetiche. Ecco le date generali per ogni zona e le relative limitazioni:

  • Zona A: accensione dal 1° dicembre al 15 marzo, massimo 6 ore al giorno.
  • Zona B: accensione dall'1 dicembre al 31 marzo, massimo 8 ore al giorno.
  • Zona C: accensione dal 15 novembre al 31 marzo, massimo 10 ore al giorno.
  • Zona D: accensione dal 1° novembre al 15 aprile, massimo 12 ore al giorno.
  • Zona E: accensione dal 15 ottobre al 15 aprile, massimo 14 ore al giorno.
  • Zona F: nessuna limitazione di accensione o orario.

I comuni italiani possono modificare le date e gli orari di accensione in caso di particolari condizioni climatiche, come temperature più alte o più basse del normale. Inoltre possono anche ridurre la temperatura massima consentita rispetto ai 19 gradi previsti dalle norme generali.

Prima di attivare i termosifoni, è importante effettuare la manutenzione della caldaia, controllare la pressione, pulire e sfiatare i termosifoni per garantire l’efficienza dell’impianto. Infine, fino al 31 dicembre 2024, è possibile sfruttare il bonus caldaia.

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