Bonus nido, ecco quando si potrà fare la richiesta

Dall'Inps non è ancora arrivato il via libera per le domande. Cosa succede agli arretrati

Bonus asili nido
Bonus asili nido
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Si attende ancora il via libera alle domande per il Bonus Nido, il contributo del valore massimo di 3mila euro che consente ai cittadini rientranti in determinati parametri di usufruire di un aiuto concreto per coprire una parte dei costi delle rette di asili pubblici e privati. Il problema sono chiaramente le tempistiche, dal momento che l'Inps è in ritardo rispetto agli anni passati.

Non si tratta di un passaggio di secondo piano, in quanto l'erogazione del contributo arriva successivamente rispetto all'invio dell'istanza da parte del genitore, o dell'affidatario, del bambino per cui viene richiesto il sostegno economico finalizzato alla copertura delle spese di retta o a quelle di assistenza domiciliare qualora siano presenti patologie croniche. La fase di presentazione della domanda, esattamente come accaduto nel 2024, deve passare attraverso la piattaforma dedicata.

Dall'Inps, che non ha spiegato i motivi alla base di questo ritardo, filtra un certo ottimismo e l'obiettivo è quello di sbloccare la situazione nei prossimi giorni. È probabile comunque che si possano inserire le domande entro il 31 marzo e che come negli scorsi anni i pagamenti - anche degi arretrati da gennaio in poi - arrivino a partire da aprile o maggio dopo la validazione delle richieste da parte dell'istituto di previdenza.

Ma chi può richiedere il contributo? Il Bonus Nido è dedicato alle famiglie con figli di età inferiore ai 3 anni che frequentano l'asilo in strutture pubbliche o private, e fornisce sostegno nell'affrontare le spese della retta o quelle per l'assistenza domiciliare, nel caso in cui il bimbo si a affetto da malattie croniche. A seconda dell'Isee familiare varia la consistenza del beneficio:

  • il tetto massimo di 3mila euro, per un importo mensile di 11 mesi a 270,70 euro, è riconosciuto a chi ha un Isee inferiore a 25mila euro;
  • oltre questa soglia, e per Isee fino a 40mila euro, il contributo è di 2.500 euro (227,20 euro al mese per 11 mensilità);
  • per Isee superiori ai 40mila euro, o in caso di non presentazione dell'Isee nella domanda, il tetto è di 1.500 euro (11 mensilità da 136,30 euro).

L'istanza va presentata entro il 31 dicembre 2025 dal genitore o dall'affidatario con l'indicazione delle mensilità, al massimo 11, inerenti il periodo di frequentazione scolastica per cui si chiede il contributo. Qualora questo debba coprire le spese sostenute per un supporto domiciliare, la domanda dovrà essere inoltrata dal genitore o affidatario convivente col figlio per cui si sta effettuando la richiesta.

Diversamente da quanto accade per l'Assegno unico universale, per il Bonus Nido non è previsto il pagamento di arretrati nel caso in cui l'Isee venga presentato dopo la domanda:

l'importo del contributo si basa sui dati inseriti al momento dell'invio dell'istanza e non è possibile ottenere integrazioni retroattive. Se la richiesta viene accettata dall'Inps si percepiscono le mensilità da gennaio in poi.

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