Scadenze fiscali 2024, il calendario: occhio a queste date

Si parte col versamento dei contributi per colf e badanti, il 10 del mese, e si chiude con le richieste di esonero dal pagamento del canone Rai il 31

Scadenze fiscali 2024, il calendario: occhio a queste date
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Sono tante le scadenze fiscali di cui tenere conto a gennaio 2024, ecco un breve vademecum per districarsi nel fitto calendario di inizio anno.

10 gennaio

Si parte col giorno 10, entro il quale devono essere pagati i contributi per colf, badanti e babysitter, con specifico riferimento a quelli maturati nel quarto trimestre del 2023. Il versamento può essere effettuato direttamente tramite il portale dell'Inps all'interno della sezione "Pagamento dei lavoratori domestici", oppure presso sportelli bancari, uffici postali e altri istituti di pagamento aderenti al circuito PagoPa (quelli denominati con l'acronimo Psp, Prestatori di Servizi di Pagamento) e attraverso il circuito online Cbill messo a disposizione dagli istituti di credito.

L'importo dovuto dal datore di lavoro viene comunicato dall'Istituto nazionale di previdenza sociale tramite il sistema degli avvisi di pagamento.

16 gennaio

Numerose le scadenze ordinarie che vengono fissata in questa data. Tra le principali ricordiamo l’imposta sugli intrattenimenti e la Tobin Tax, relativa alle operazioni su strumenti finanziari del mese precedente: il versamento viene effettuato tramite F24, utilizzando gli strumenti telematici forniti dall'Agenzia delle Entrate.

Sempre il 16 è la data di scadenza del versamento delle ritenute del mese precedente da parte dei sostituti d'imposta. Tale responsabilità si estende a società di capitali, enti commerciali, Spa, Srl, cooperative e istituti di credito, società e enti senza attività commerciale: anche in questo caso il pagamento si effettua tramite F24 con strumenti telematici.

Entro il 16, inoltre, i datori di lavoro sono tenuti a versare i contributi previdenziali e assistenziali Inps per i diritti maturati nel mese precedente dai propri dipendenti.

Stessa scadenza per il versamento dell’Iva relativa al mese precedente, che riguarda imprenditori artigiani, commercianti, lavoratori autonomi, professionisti con partita Iva, società di persone e società di capitali: anche in questo caso si paga attraverso F24.

Occhio ai versamenti dovuti entro il 30 novembre 2023, che slitteranno a gennaio del prossimo anno: nell'Art.4 del decreto Anticipi è infatti inserita anche la proroga della scadenza relativa alla "rottamazione quater", con lo spostamento dal 30 novembre al 16 gennaio del versamento della seconda rata di acconto dovuto sulla base della dichiarazione dei redditi. Un beneficio riconosciuto solo alle persone fisiche titolari di partita Iva che nel periodo d’imposta precedente abbiano dichiarato ricavi o compensi inferiori ai 170mila euro: non sono inclusi nella proroga i contributi previdenziali e assistenziali e i premi assicurativi Inail.

31 gennaio

I contribuenti che compiranno 75 anni entro il 31 gennaio 2024 avranno questo termine per poter presentare istanza di esenzione dal pagamento del canone Rai tramite la dichiarazione sostitutiva. Nel caso in cui il compimento del 75esimo anno arrivi tra 1 febbraio e 31 luglio 2024, l'agevolazione spetterà esclusivamente per il secondo semestre del 2024.

La medesima scadenza per presentare specifica istanza è fissata anche per coloro che richiedono l'esenzione dal versamento del canone in quanto non in possesso di un apparecchio televisivo: a differenza del caso precedente, in questa circostanza la dichiarazione va presentata con cadenza annuale.

In entrambi i casi, la dichiarazione sostitutiva va inoltrata attraverso la web app dell'Agenzia delle Entrate, tramite raccomandata senza busta all’indirizzo

"Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 - 10121 Torino", con posta elettronica certificata da firma digitale oppure da intermediari abilitati come Caf e professionisti.

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