Anche per il 2025 è stato confermato il cosiddetto bonus spese scolastiche, ovvero il contributo che si viene a configurare come un sistema di detrazioni fiscali destinato ad agevolare i nuclei familiari in cui risultano figli studenti. Non solo l'incentivo resta valido anche per l'anno in corso, ma risulta ulteriormente potenziato a seguito di quanto determinato in legge di Bilancio, passando da un tetto massimo di 152 euro fino a 190 euro: ovviamente, trattandosi di una detrazione e non di una deduzione, la misura influisce in modo diretto, riducendolo, sull'Irpef da pagare.
L'obiettivo del governo è quello di sostenere le famiglie in uno dei momenti più difficili da affrontare dal punto di vista economico nel percorso di crescita dei figli. Una fase, quella dello studio, in cui le spese da sostenere sono tante e di diverso tipo. Questo bonus fiscale, come anticipato viene riconosciuto a prescindere dall'ISEE o dell'età anagrafica degli studenti ed è destinato ai genitori con figli che frequentano la scuola dell'infanzia, la scuola elementare, ovvero quella primaria di primo grado, la scuola media, la secondaria di primo grado, o infine la scuola superiore, vale a dire la secondaria di secondo grado.
La detrazione fiscale può essere applicata per un'ampia gamma di spese collegate all'istruzione dei figli, e consente non solo di ridurre l'impatto dei costi delle mense, delle gite scolastiche o delle tasse previste per il diploma o gli esami di Stato, ma anche di agevolare la frequentazione di corsi di arte, di lingua o di musica. Non è invece prevista alcuna copertura per le spese relative all'acquisto di materiale didattico, come penne, libri, quaderni o zaini.
Il bonus spese scolastiche non viene erogato in automatico, ma va attivato durante la compilazione della dichiarazioni dei redditi, applicandolo alle spese sostenute nell'anno precedente: basta compilare ad hoc il quadro E del 730, vale a dire alla voce "Oneri e Spese", tra i righi E8 ed E12 utilizzando il codice 12. Ovviamente tali spese saranno da rendicontare, motivo per cui le ricevute e le fatture recanti il nome dello studente, quello della scuola e la causale del pagamento, da effettuare solo con modalità tracciabili come bonifici, assegni o carte di credito/debito, dovranno essere conservate.
Nel 2024 per il bonus era prevista una detrazione Irpef del 19% su un limite di 800 euro, che nell'anno in corso potrà comportare una riduzione fiscale massima di 152 euro
per figlio studente. Dal 2025, per cui i benefici si vedranno in dichiarazione il prossimo anno, la spesa massima è stata incrementata fino a 1000 euro, che si traduce con un limite di 190 euro a figlio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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