Anche la Cgia certifica il disastro del Superbonus: "Spesi 123 miliardi solo per il 4% delle case"

L'Ufficio studi dell'organismo smonta la misura tanto cara ai 5 Stelle: "Sembra aver favorito i proprietari di immobili con una buona/elevata capacità di reddito, fa arrabbiare"

Anche la Cgia certifica il disastro del Superbonus: "Spesi 123 miliardi solo per il 4% delle case"
00:00 00:00

La mazzata del Superbonus continua a pesare sulle casse dell'Italia, eppure i veementi sostenitori del Movimento 5 Stelle continuano a piagnucolare per gli interventi effettuati dal governo Meloni per fermare l'emorragia. Le misure restrittive imposte negli ultimi due hanno fatto sì che l'effetto negativo sui nostri conti pubblici sia ormai quasi esaurito, ma c'è un dato che parla chiaro e fa riflettere: da quando il 110% è stato introdotto fino al 31 agosto scorso, gli oneri complessivi a carico dello Stato sfiorano i 123 miliardi di euro. Un disastro certificato anche dalla Cgia.

Il fallimento del Superbonus

Si tratta di una cifra choc che diventa ancora più un macigno se si considera un altro elemento. A oggi gli immobili che dal luglio 2020 hanno beneficiato del provvedimento tanto caro a Giuseppe Conte sono stati poco meno di 500mila. Dunque - tenendo in considerazione che nel nostro Paese gli edifici residenziali sono circa 12,2 milioni - l'Ufficio studi della Cgia stima che il Superbonus abbia interessato solo il 4% del totale degli immobili a uso abitativo presenti in Italia.

"In un momento così delicato, aver speso oltre 6 punti di Pil per efficientare uno sparuto numero di abitazioni, fa arrabbiare chiunque abbia un minimo di buon senso", scrive la Cgia. In sostanza lo Stato ha speso una cifra spaventosa per migliorare l'efficienza energetica di una quota infima di edifici presenti nel nostro Paese.

Come se non bastasse c'è un ulteriore fattore che indigna e non poco. Le famiglie meno abbienti che versano in una situazione economica fragile, in linea di massima, risiedono in abitazioni in cattivo stato di conservazione e con un livello di efficienza energetica molto basso. Peccato che il Superbonus non si sia rivolto in via prioritaria a loro. Stando alle prime indiscrezioni, aggiunge la Cgia, il 110% sembrerebbe aver favorito maggiormente i proprietari di immobili con una buona/elevata capacità di reddito. Oltre il danno la beffa.

Fratelli d'Italia all'attacco

La fotografia scattata dalla Cgia non fa altro che confermare le perplessità del governo nei confronti di una misura iniqua. Fratelli d'Italia va all'attacco, rinnovando le aspre critiche all'indirizzo della misura che porta la firma del M5S. Lucio Malan, presidente dei senatori di FdI, parla senza mezzi termini di una "vergogna" che ha impedito di rendere i conti pubblici in salute: "I responsabili di questo scempio dovrebbero chiedere scusa agli italiani, invece si mettono a fare sermoni a questo governo, cioè a chi ha fermato la politica degli sprechi della sinistra".

Una misura fiscale di sostegno all’edilizia poteva poggiare su ragioni comprensibili e invece si è rivelata un fallimento. Perciò il deputato meloniano Marco Osnato la ritiene "una delle peggiori pratiche clientelari di questa Nazione". Anche Guido Quintino Liris, capogruppo di Fratelli d'Italia in Commissione Bilancio al Senato, punta il dito contro la cifra abnorme che si riverbera sulle tasche degli italiani: "Adesso la rotta è stata cambiata e l’era degli sperperi pubblici è finita ma resta la considerazione che chi prima aveva in mano le redini della Nazione ha provocato un danno di dimensioni bibliche".

Parla di un inaccettabile spreco di risorse anche Simona Petrucci, senatrice di FdI, che esprime forte rammarico: "Soldi letteralmente buttati, che invece potevano essere impiegati per i lavoratori, per le pensioni, per la sanità".

Francesco Filini, responsabile del programma del partito, lancia un appello al Partito democratico e ai 5 Stelle: "Fortunatamente abbiamo voltato pagina rispetto alle politiche di sperpero di denaro pubblico targate Pd e M5S, ma la sinistra abbia almeno la decenza di chiedere scusa per tutti i danni che ha fatto".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica