Ennesimo arresto al Superbonus, con la decisione di alcuni istituti di sospendere la cessione del credito. Mentre le richieste continuano a crescere, dunque, arriva un brusco stop all'accettazione di nuove pratiche.
Fa notizia, ad esempio, il comunicato di Poste spa, che sul proprio sito internet informa che non procederà ulteriormente alla cessione del credito. A pesare, forse, le ultime sentenze della Cassazione, che evidenziano come l'Amministrazione finanziaria abbia diritto, in caso di indagini su possibili frodi, di sequestrare i crediti. Si va quindi verso un nuovo blocco.
A dare lo stop non soltanto Poste, ma anche diversi istituti bancari, che hanno fornito nuovi aggiornamenti in merito alla cessione del credito e del Superbonus. Una sospensione arriva anche da Banca Intesa, ad esempio, che si sarebbe dichiarata non più disponibile ad accettare pratiche. Uno stop arriva anche da Bnl.
Le sentenze della Cassazione
Preoccupano i recenti pronunciamenti della Cassazione. Negli ultimi giorni ben 5 sentenze connesse al Superbonus hanno confermato la possibilità da parte dell'Amministrazione finanziaria di disporre il sequestro dei crediti in capo al concessionario in caso di sospetto di frode. Il sequestro, si evince dalle sentenze della Cassazione, avviene a prescindere che il concessionario abbia o meno qualche responsabilità nella frode. Il sequestro, pertanto, può essere avviato anche se il concessionario è in assoluta buonafede.
Una di queste sentenze, fra l'altro, ha visto coinvolta proprio Poste. Lo stato attuale delle cose, pertanto, non incoraggerà di certo gli istituti di credito a proseguire con le cessioni. E il mercato si blocca.
La sospensione
Stop di Banca Intesa e di Bnl. In particolare, la Banca Nazionale del Lavoro precisa di non assumersi la responsabilità della garanzia sulla chiusura della procedura portata a termine online.
Considerata la mole di richieste ricevute, Bnl ha deciso di sospendere, almeno per il momento, l'accettazione di nuove richieste.In merito alla questione, anche Poste ha rilasciato un comunicato sul proprio sito in cui spiega che il servizio di acquisto di crediti d'imposta è sospeso: non saranno aperte nuove pratiche.
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