I punti chiave
Novità per i giganti del web, l’Unione Europea ha imposto nuove regole. Entro il 6 marzo 2024, una rivoluzione si profila all'orizzonte delle Big Tech. Secondo il Digital Markets Act (DMA) europeo, alcune aziende dovranno aprire i propri servizi per promuovere la concorrenza. Vediamo cosa cambierà nel dettaglio.
A chi si applica la nuova norma
La Commissione europea ha designato i "gatekeeper", i giganti a cui si applicherà il DMA. Queste figure includono Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta e Microsoft. La normativa riguarda 22 servizi di piattaforma essenziali forniti dai big del web. Queste realtà avranno sei mesi per garantire il rispetto completo degli obblighi previsti dal DMA per ciascuno dei loro servizi principali. I servizi riguardano Android, iOS e Windows per i sistemi operativi, Google per i motori di ricerca online, Chrome e Safari per i browser, TikTok, Facebook, Instagram e LinkedIn per i social network, YouTube per la condivisione di video, Google Maps, Google Play, Google Shopping, Amazon Marketplace, App Store e Meta Marketplace per i servizi di intermediazione, Google, Amazon e Meta per i servizi pubblicitari, e WhatsApp e Messenger per la comunicazione.
Gatekeeper
I gatekeeper sono aziende con un impatto significativo sul mercato interno. Queste realtà forniscono un servizio di piattaforma fondamentale che rappresenta un punto di accesso cruciale per gli utenti commerciali per raggiungere gli utenti finali. Il fatturato annuo all’interno dell’UE dev’essere di almeno 7,5 miliardi di euro negli ultimi tre anni finanziari o dev'esserci una capitalizzazione di mercato di almeno 75 miliardi di euro nell'anno finanziario più recente per ogni singola azienda. Inoltre devono anche avere almeno 45 milioni di utenti finali attivi su base mensile nell'UE e almeno 10mila soggetti commerciali attivi ogni anno sempre all’interno dell’Unione Europea. I requisiti in questione sono fondamentali per assicurare che l’azienda sia consolidata all’interno del mercato.
Gli obblighi
Le aziende dovranno consentire ai propri utenti commerciali di accedere ai dati generati dall'uso delle loro piattaforme. In più dovrebbero dare a inserzionisti ed editori tutti gli strumenti e le informazioni al fine di effettuare delle verifiche in maniera indipendente nei confronti dei loro annunci. Gli utenti commerciali dovranno poi essere messi nelle condizioni di promuovere le loro offerte e stipulare contratti al di fuori delle piattaforme. I gatekeeper non potranno più mettere in primo piano i propri servizi rispetto a quelli dei competitor nei risultati di ricerca e potranno impedire ai consumatori di collegarsi a imprese esterne alle loro piattaforme o non consentire agli utenti di eliminare i software già installati. Inoltre, non potranno tracciare gli utenti al di fuori del servizio principale per la pubblicità mirata senza il consenso effettivo degli stessi.
Mancata conformità
Nel caso in cui non venissero rispettati gli obblighi ci saranno delle ammende importanti. Un esempio è una sanzione che ammonta fino al 10% del fatturato totale del gatekeeper a livello mondiale.
Nell’ipotesi di violazioni sistematiche, potrebbero essere imposte ulteriori misure correttive, incluso il divieto di svolgere determinate attività. La situazione è in evoluzione, con indagini in corso sulla qualificazione di alcune piattaforme principali di Microsoft e Apple.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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