Agevolazioni per la casa, come cambia il bonus per i mobili

Il tetto per lo sconto su arredi ed elettrodomestici passa da 8mila a 5mila euro. Sul superbonus il Governo punta a chiudere su cessioni e sconti in fattura senza proroghe

Agevolazioni per la casa, come cambia il bonus per i mobili
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Un taglio di 3mila euro alle spese legate ai bonus casa sta per entrare in vigore e, di conseguenza, un impatto diretto in merito alle detrazioni fiscali per migliaia di contribuenti. La misura è stata inserita all’interno del disegno di legge di Bilancio, che è stato approvato lunedì dal Consiglio dei Ministri. Oltre al taglio delle tasse, quindi, arriva anche un aiuto importante per i contribuenti. Si tratta di un impatto importante sui bonus casa, ecco in cosa consiste.

La misura

Il taglio prevede una riduzione di 1.500 euro nei confronti detrazioni, una cifra importante soprattutto considerando che i bonus casa sono destinati all'acquisto di mobili e elettrodomestici per l'abitazione, migliorando così la qualità di vita dei cittadini italiani. In merito alla questione il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha confermato che il disegno di legge di Bilancio non modificherà le attuali agevolazioni edilizie, mantenendo così invariato l'assetto normativo esistente. Questo significa che molti cambiamenti programmati per il 2024 saranno confermati e applicati.

Il riassetto del bonus mobili

Tra le novità c’è riassetto del bonus mobili, si tratta di una detrazione Irpef del 50% collegata alle ristrutturazioni. Nel 2022, il limite massimo di spesa per questo bonus era stato fissato a 10mila euro. Tuttavia, la legge di Bilancio per il 2023 aveva già ridotto questo tetto a 8mila euro. Per il 2024, ci si aspetta un ulteriore abbassamento a 5mila euro come limite massimo di spesa. Questa decisione comporterà una riduzione di 3mila euro rispetto all'importo originario.

Le conseguenze

Le conseguenze di questo taglio si tradurranno in una riduzione delle spese che i contribuenti potranno dedurre dalle loro imposte. Quindi le detrazioni fiscali scenderanno notevolmente. Se nell'anno corrente la detrazione massima è di 4mila euro, l'anno successivo si ridurrà a soli 2.500 euro. Tuttavia, se ci saranno margini di disponibilità finanziaria per eventuali correzioni, ciò dipenderà dalla tenuta della maggioranza parlamentare e dalla volontà delle forze politiche che sostengono l'attuale governo. Altre novità interessanti in Manovra riguardano il fringe benefit fino a 2mila euro, ne abbiamo parlato in questo articolo.

Cessione del credito e sconto in fattura

È importante notare che il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha recentemente dichiarato la fine della stagione della cessione del credito e dello sconto in fattura, il che solleva dubbi sull'apertura di nuove opportunità relative ai bonus minori. In questa situazione, i contribuenti che avevano fatto affidamento sulle regole esistenti per effettuare lavori di ristrutturazione potrebbero trovarsi in una posizione difficile. Il mercato potrebbe avere difficoltà ad assorbire i crediti derivanti dalle opzioni per cessioni e sconto in fattura. L'associazione degli "esodati del superbonus" ha recentemente sollevato la questione con il ministro Giorgetti, chiedendo un confronto per consentire una riforma delle agevolazioni che tenga conto dei diritti acquisiti dei contribuenti. Questo apre un capitolo importante, poiché è fondamentale bilanciare la necessità di ridurre le spese pubbliche con la tutela dei cittadini che si erano affidati alle agevolazioni per migliorare le loro abitazioni.

L’esecutivo è al lavoro per trovare una soluzione per proteggere i diritti acquisiti dei contribuenti e garantire un equilibrio tra la necessità di risparmiare e il sostegno alle famiglie nella realizzazione dei loro progetti di miglioramento dell'abitazione.

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