Nella prossima legge di bilancio dovrebbero rientrare le misure pensate dal governo per il taglio del cuneo fiscale e la riforma dell’Irpef. Due temi caldi per i quali si rende necessaria una copertura di 14 miliardi di euro. Il Messaggero ha chiesto alla Fondazione Nazionale dei Commercialisti di calcolare come queste misure incideranno sulle buste paga e, ancora prima di entrare nel dettaglio, si può asserire che a goderne maggiormente saranno i redditi fino a 35mila euro. Va anche evidenziato che, fino alla fine del 2023, è in auge il taglio del 7% del cuneo fiscale per i redditi fino a 25mila euro annui e di sei punti percentuali per i redditi tra i 25mila e i 35mila euro. Questa misura cesserà il 31 dicembre e impatterà sulle buste paga di circa 14 milioni di lavoratori.
I calcoli fatti dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti sono da considerare nell’ottica prossimo anno e quindi parte integrante della Manovra 2024 e collegati all’eventualità che il governo possa trovare le risorse necessarie.
Il cuneo fiscale e l’Irpef: le buste paga
Il governo intende accorpare le aliquote Irpef per ridurle da quattro a tre. A ciò si aggiunge l’impegno per ridurre il cuneo fiscale e i calcoli fatti tengono conto di entrambi i parametri.
Per i redditi fino a 15mila euro annui il taglio del 7% del cuneo fiscale porterebbe un vantaggio di 67 euro al mese ma, sul fronte dell’Irpef, la situazione resterebbe invariata.
I redditi dai 20mila euro annui godrebbero del doppio beneficio che, tra minore cuneo fiscale e rimodulazione dell’Irpef, avrebbero una busta paga più pesante in ragione di 84 euro.
Chi guadagna 25mila euro avrebbe 112 euro in più, 96 dei quali provenienti dal taglio del cuneo fiscale.
La medesima somma, ossia 112 euro, sarebbe a vantaggio anche dei redditi superiori ai 25 mila euro perché, a minore pressione dell’Irpef, corrisponde un taglio del cuneo fiscale del 6% e non del 7% come avviene per i redditi più bassi.
Come anticipato, i redditi da 35 mila euro sono quelli che traggono i maggiori benefici. Le buste paga sarebbero più pesanti di circa 120 euro al mese.
I redditi sopra i 35mila euro e le tredicesime
Al di sopra dei 35mila euro di reddito annuo non viene più applicata la riduzione del cuneo fiscale e i vantaggi sono tutti derivanti dalla rimodulazione dell’Irpef.
Sul fronte delle tredicesime, a prescindere dalla fascia di reddito, si attendono novità piacevoli perché, laddove ci fossero le coperture necessarie, il governo intende procedere con una detassazione in linea con le nuove aliquote Irpef.
Non sono quindi da escludere piacevoli novità sotto l’Albero.Restano comunque attuali le ipotesi avanzate dalla Ragioneria dello Stato in materia di rimodulazione dell’Irpef che abbiamo mostrato in questo articolo e che fanno sentire effetti positivi su tutte le fasce di reddito.
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