Il governo Meloni vuole regalare un Natale più sereno a milioni di italiani detassando la tredicesima già quest'anno: negli ultimi giorni, il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha dichiarato che entro il mese di settembre si farà la valutazione definitiva sulla misura che fa parte, a prescindere, della Legge di Bilancio.
Le due ipotesi
Nel caso specifico, si cercherà di aiutare i redditi più bassi in modo tale da combattere il caro-vita che, specialmente in questo periodo con gli aumenti sul carrello della spesa e sui carburanti, mette a dura prova l'arrivo a fine mese di numerose famiglie italiane. Le ipotesi sul tavolo dell'esecutivo sono essenzialmente due: la prima riguarda la possibilità di tagliare le tasse per i lavoratori che hanno un certo reddito e non superano i 35mila euro annui, lo stesso target scelto per tagliare il cuneo fiscale che è stato esteso dal governo Meloni nei mesi precedenti.La seconda ipotesi, invece, sarebbe quella di innalzare i tagli anche ai redditi che sono leggermente al di sopra dei 35mila euro così da dare un maggiore "respiro" a più famiglie con un chiaro segnale: per le festività natalizie qualche soldo in più per pensare al benessere di se stessi, dei propri cari, riuscire a pagare le bollette e far fronte all'inflazione.
Sul tema quantomai dibattutto ha detto la sua anche il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, che al Corriere ha spiegato come la vera emergenza odierna sia quella di "contrastare inflazione e carovita. Serve un taglio strutturale del cuneo fiscale, detassare a scaglioni le tredicesime, azzerare la tassazione sulle retribuzioni premiali e scomode", ossia quelle che dipendono dai lavori notturni e durante i fine settimana e "allargare i fringe benefit alle persone senza carichi familiari".
Come detto, la "partita" per una tredicesima più alta già quest'anno dipenderà dall'aggiornamento del Def (Documento di Economia e Finanza) che dovrebbe essere discusso e approvato il prossimo 27 settembre. Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio, ai giornalisti presenti che hanno domandato se qualche misura del governo possa saltare in mancanza di coperture adeguate ha rassicurato affermando che "bisogna detassare una parte della retribuzione, penso alle tredicesime, ai premi di produzione e agli straordinari".
Confesercenti si schiera dalla parte delle ipotesi del governo sulla tredicesima:
preoccupata per un rallentamento dell'economia italiana, afferma che "la detassazione degli aumenti contrattuali e delle tredicesime è la via maestra da seguire per dare un impulso determinante alla domanda interna".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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