Torna il volo Palermo-New York: ecco perché rimane una rotta cruciale

La compagnia italiana Neos inaugura il prossimo 9 giugno il nuovo volo intercontinentale Palermo-New York, per la traversata utilizzerà Boeing 787-9 Dreamliner da 355 posti

Torna il volo Palermo-New York: ecco perché rimane una rotta cruciale
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Torna il volo per New York dall’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo. A coprire la tratta sarà la compagnia area italiana Neos, parte di Alpitour World, che ha annunciato oggi il nuovo volo diretto tra l’aeroporto “Falcone Borsellino” di Palermo (PMO) e New York (JFK), a partire dal 9 giugno 2024 e per tutta la stagione estiva. Si tratta per la prima volta per Neos ma di un gradito ritorno per una delle tratte più importanti tra Italia e Stati Uniti. Una rotta cruciale che avrà benefici a livello turistico con un incremento di visitatori dagli States e un collegamento diretto tra Europa e Stati Uniti. Si parte da un prezzo lancio di 349 euro per tratta, ma tra le novità ci sarà anche un potenziamento dei servizi dell’aeroporto di Palermo destinati ai turisti americani.

Due voli a settimana

La nuova rotta opererà con due frequenze alla settimana, con partenza dall’Italia ogni martedì e domenica, grazie ad un Boeing 787-9 Dreamliner da 355 posti, offrendo al mercato una capacità aerea pari a 710 posti settimanali. Ogni lunedì l’aereo decollerà alle 17 da New York e arriverà a Palermo il martedì alle 07.20, ripartendo da Palermo alle 11.25 e arrivando a New York alle 14.50. Il nuovo volo intercontinentale, l’unico diretto dalla Sicilia agli Stati Uniti e operato da un vettore italiano, rappresenta un’importante opportunità per la più grande isola del Mediterraneo, in termini sia di traffico outgoing sia di incoming, senza dimenticare l’elevato numero di connazionali residenti proprio nella Grande Mela. “Avevamo annunciato il possibile ritorno del volo per New York - dice Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap, la società di gestione dello scalo aereo palermitano - e siamo contenti che Neos abbia accettato di aprire una rotta così importante da e per la Sicilia”. L’aeroporto JFK si trova a circa 25 chilometri Manhattan ed è ben servito dai mezzi di trasporto: dai classici taxi, alle navette private e condivise, da metropolitana o treno.

Schifani: "Opportunità per la Sicilia"

Il ripristino, dopo cinque anni, del volo diretto Palermo-New York è una bella notizia per tutta la Sicilia, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani commenta. "Un collegamento più funzionale tra l’Isola e gli Stati Uniti avrà certamente ricadute positive per la nostra economia. L’operatività del volo nei quattro mesi estivi può rappresentare, infatti, un elemento di grande richiamo turistico. Esprimo il mio plauso ai vertici della Gesap, società di gestione dell’aeroporto Falcone-Borsellino, per l’iniziativa messa in campo con la collaborazione della compagnia aerea Neos anche per il piano di promozione che partirà a breve".

Entro il 2024, nella flotta Neos entreranno quattro nuovi B737-8 Max che abbasseranno ulteriormente l’età della flotta, già oggi una delle più giovani in Europa, portandola ad un totale di 18 aerei.“Questo nuovo collegamento rappresenta un’ulteriore opportunità di sviluppo dei flussi leisure e business tra l’Italia e gli Stati Uniti con l’obiettivo iniziale di trasportare circa 20mila passeggeri nell’estate 2024 - afferma Carlo Stradiotti, Amministratore Delegato Neos –. È il risultato di una visione che ha mantenuto costanti nel tempo gli investimenti nella crescita di flotta e rotte, incrementando in modo continuativo l’attività di linea, pur mantenendo elevati standard di ospitalità e accoglienza a bordo e garantendo puntualità e stabilità degli operativi”.

Storia di una rotta cruciale

Palermo - New York è una rotta aerea dal forte valore simbolico, culturale ed è anche un fenomenale ponte per la promozione turistica della Sicilia negli Stati Uniti d’America e viceversa. "Abbiamo lavorato con impegno per far ripartire, grazie a Neos, questo volo diretto: abbiamo un tesoro unico da far conoscere al mercato americano, abbiamo storia e tradizioni - spiega Salvatore Burrafato, presidente di Gesap -.

Ma c'è anche il senso di un legame forte e genuino da coltivare: quello con gli italo americani che vogliono vivere la Sicilia come loro terra d'origine. Ed é un impegno - anche in questo caso al di là degli stereotipi e dei luoghi comuni - che è necessario promuovere”.

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