Truffe natalizie, ecco come non caderci

Dal phishing allo smishing, sono diversi gli inganni in questo periodo di festa

Truffe natalizie, ecco come non caderci
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Con l'avvicinarsi del Natale, si registra un aumento delle truffe online. Tra i raggiri più comuni ci sono email e messaggi che sembrano provenire da servizi postali o bancari, con avvisi su carte bloccate o pacchi in attesa di consegna. In realtà, si tratta di tentativi per sottrarre dati personali e password. Ecco gli inganni in questione come proteggersi.

Smishing

Il fenomeno dello smishing è una forma di truffa che sfrutta gli sms per ingannare le persone. I malintenzionati inviano messaggi che sembrano provenire da enti affidabili, come Poste Italiane, banche o corrieri. Utilizzano software per alterare il mittente, rendendo i messaggi apparentemente autentici. Questi testi spesso contengono frasi allarmanti, come "Carta bloccata" o "Pacco fermo", per spingere le persone a reagire immediatamente. I messaggi invitano a cliccare su link fraudolenti o a chiamare numeri di telefono fasulli. In entrambi i casi, l’obiettivo è rubare dati sensibili, come credenziali bancarie o informazioni personali. Una volta ottenuti, i truffatori possono accedere ai conti o utilizzare i dati per ulteriori frodi. Per proteggersi, è importante non cliccare su link sospetti e non fornire informazioni personali via sms o telefono. È sempre meglio verificare con l’ente ufficiale attraverso i canali istituzionali.

Phishing

Durante il periodo natalizio, l’aumento degli acquisti online e la fretta tipica delle festività rendono le persone più esposte ai rischi digitali. Tra le minacce più frequenti spiccano le truffe legate ai pacchi e il phishing. Si tratta di una strategia utilizzata dai cybercriminali per ingannare gli utenti e ottenere informazioni riservate, come credenziali di accesso o dati bancari. Questa frode si basa solitamente sull'invio di comunicazioni che imitano quelle di organizzazioni affidabili, come banche, aziende o enti pubblici, spesso tramite email. Una variante più recente e avanzata di questa tecnica è il Vishing, che sfrutta le telefonate per trarre in inganno le vittime. Per evitare di cadere in queste truffe, è importante seguire alcune precauzioni: controllare sempre l’indirizzo del mittente, evitare di cliccare su link sospetti, diffidare delle richieste urgenti e non condividere dati personali al telefono. Inoltre è bene mantenere i propri dispositivi aggiornati, attivare l’autenticazione a due fattori e prestare attenzione ai dettagli dei messaggi.

C'è un pacco per te

La truffa del “c’è un pacco per te” è una delle più diffuse durante il periodo delle festività e simile allo smishing. A Natale l'aumento delle transazioni online e delle consegne di pacchi offre agli hacker un'opportunità ideale per colpire. Questa frode si basa sull'invio di email o messaggi apparentemente provenienti da corrieri o aziende di spedizione, che informano l'utente di un presunto pacco in attesa di consegna. Il messaggio contiene spesso un link che invita a fornire dati personali o a effettuare un pagamento per sbloccare la consegna.

In realtà, si tratta di un tentativo di phishing per sottrarre informazioni sensibili, come dati bancari o credenziali di accesso, o per estorcere denaro. È fondamentale prestare attenzione a queste comunicazioni, verificando sempre la legittimità del mittente e evitando di cliccare su link sospetti.

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