Casa in affitto, tutti i limiti del proprietario dell'immobile: cosa non può fare

Conoscere i limiti del proprietario dell'immobile in cui viviamo ci consente di essere preparati e di riconoscere eventuali soprusi o ingerenze

Casa in affitto, tutti i limiti del proprietario dell'immobile: cosa non può fare
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Conoscere i propri diritti quando ci troviamo a vivere in una casa in affitto è importante, specialmente in caso di ingerenze e soprusi. Allo stesso modo, anche essere a conoscenza di ciò che il proprietario dell'appartamento non può e non deve fare può fare la diffenza, aiutandoci a tutelarci. Si tratta di un argomento complesso, che riguarda il rapporto che si crea fra locatore (colui che concede un bene in locazione) e locatario (colui che riceve questo bene). Spesso la relazione instaurata fra le due parti è assolutamente pacifica, oppure limitata a poche circostanze. Ma può anche capitare che insorgano dei problemi.

Cosa fare, ad esempio, se il proprietario dell'immobile comincia ad avanzare dei diritti che in realtà non gli appartengono? In questo caso è fondamentale conoscere bene la nostra posizione, e sapere cosa il proprietario non può fare, così da intervenire subito, mettendo dei paletti.

Uno dei problemi più ricorrenti riguarda l'occupazione da parte del proprietario di alcune zone del locale. Capita infatti che, pur avendo dato in affitto la casa, il proprietario continui a utilizzare una stanza, una cantina, o il garage, lasciando al loro interno le proprie cose. In questo caso bisogna conoscere molto bene il contratto che abbiamo firmato. Se cantina o garage sono inclusi in esso, allora il locatore non può occuparli. Anzi. Deve sgomberarli per lasciarli ad uso del locatario. In alternativa si può chiedere una riduzione del canone di affitto.

Altra condizione degna di nota è l'atteggiamento fraudolento di alcuni proprietari che decidono di continuare a indicare la casa locata come loro residenza per non pagare l'Imu. Per far sì che ciò avvenga, il proprietario deve mantenere l'uso esclusivo di almeno una porzione della casa. In questo modo, però, si deve abbassare il canone di locazione. In alternativa, il proprietario deve decidersi a spostare la propria residenza.

Un'altra cosa che il proprietario dell'immobile non può fare è conservare una copia delle chiavi che aprono la porta di casa. Non si può infatti entrare nella casa data in affitto senza l'autorizzazione del locatario. Quest'ultimo, in sede di contratto, può esigere che gli vengano consegnate tutte le chiavi e le copie dell'immobile. Se il padrone di casa vuole verificare lo stato della sua proprietà, deve concordare un appuntamento con l'inquilino. Il proprietario non può inoltre intervenire nel caso in cui l'inquilino decida di ospitare per qualche tempo delle persone all'interno dell'abitazione. Discorso identico per gli animali. Il padrone di casa non può impedire al locatario di avere animali, a patto che non ci sia stata una particolare clausula nel contratto.

Per quanto riguarda il deposito cauzionale lasciato dal locatario a inizio contratto, il proprietario non può trattenerlo con la scusa di dover riparare eventuali danni riportati dall'immobile.

Chi prende una casa in affitto, infatti, non è tenuto a risarcire i danni da usura. Discorso diverso, invece, se si dimostra che i danni non sono riconducibili all'uso dell'abitazione. Senza l'intervento del giudice, in ogni caso, il padrone di casa non può trattenere il deposito cauzionale.

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