A city e supercar il compito di stupire

A city e supercar il compito di stupire

Le novità come antidoto alla crisi: è questa la strada scelta dalle Case per riportare l’attenzione degli appassionati e della clientela su un prodotto, l’auto, che è uno dei beni più a rischio nei momenti di debolezza dell’economia.
La voglia di ripresa dall’incertezza dei mercati è testimoniata dai numeri della 82esima edizione del Salone internazionale dell’auto di Ginevra, che apre oggi i battenti del Palexpo a 10mila rappresentanti dei media e, da giovedì 8 a domenica 18 marzo, al grande pubblico: 108 anteprime mondiali e 32 europee, più altre 40 novità assolute presentate dai produttori di componentistica e accessori, da parte di 260 espositori di 30 Paesi.
Come sempre, la rassegna più importante in Europa e, probabilmente, nel mondo, porta al debutto novità di rilievo un po’ in tutte le categorie di prodotto. Con una forte presenza soprattutto ai due estremi dell’offerta e una caratteristica che le accomuna.
Sul tappeto rosso del Salone tengono banco in primo luogo le sportive ad altissime prestazioni, a cominciare dalla Ferrari F12berlinetta, vero e proprio missile terra-terra che esprime il massimo della tecnologia applicata a una vettura stradale (740 cv di potenza, scatto da 0 a 100 km/h in poco più di 3 secondi e 340 di velocità massima). La nuova «rossa» di Maranello si candida a buon diritto al titolo di regina dell’edizione di quest’anno, ma non sono da meno la Lamborghini Aventador J, variante scoperta in esemplare unico della supercar di Sant’Agata Bolognese, e la versione definitiva della Aston Martin V12 Zagato.
Dal massimo al minimo, occhi e riflettori puntati tra le piccole sulla Fiat 500L (versione familiare e con 5 porte del Cinquino), la Volkswagen up! anch’essa con due porte in più, la Peugeot 208 e la Mercedes Classe A totalmente nuova.
Ma attirano l’attenzione anche l’Opel Mokka (cioè la Corsa in versione Suv), la Ford B-Max (monovolume su base Fiesta), la Nissan Invitation (prefigurazione dell’erede della Note) e la Dacia Lodgy. Tra le compatte spiccano due vetture premium, la nuova Audi A3 e la Volvo V40, e due outsider coreane, la seconda generazione della Kia Cee’d e l’inedita Hyundai i30 Wagon.
Solo il prototipo della nuova Seat Toledo e la versione a quattro ruote motrici della Lancia Thema ravvivano l’interesse per le berline tradizionali, mentre si moltiplicano le proposte che mescolano carrozzerie differenti (dalla Jaguar Xf Sportbrake alla Hyundai i-Oniq concept) e le variazioni sul tema dei Suv-crossover che continuano a fare tendenza (solo per citarne alcuni, la Mini Countryman Jcw, la Citroën C4 Aircross, le nuove Mitsubishi Outlander e Honda Cr-V, la Nissan Hi-Cross che anticipa l’erede della Qashqai e la Range Rover Evoque convertibile). Coupé e spider prendono la loro parte con la versione a quattro porte della Bmw Serie 6 e con la nuova Porsche Boxster, che tramite il miglioramento dell’efficienza e l’alleggerimento del peso non vengono meno all’imperativo valido ormai per tutti di ridurre l’impatto ambientale.


Svolgono lo stesso tema, ma optando per l’alimentazione ibrida, Toyota con la Yaris Hybrid e la concept Ft-Bh, Infiniti con il prototipo Emerg-e e Volkswagen con la Cross Coupé elettrica e diesel, mentre Renault conferma la scelta dell’elettrico puro con la versione definitiva della berlina Zoe. Da scoprire c’è anche la Suzuki G70: promette 32 chilometri con un litro.

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