Colesterolo alto: attenti a calamari, aragoste e gamberi sulla tavola d'estate

Con la Prima Giornata Nazionale del Colesterolo parte una campagna con visite gratuite ed esami del sangue in 22 centri, piazze e centri commerciali di 15 regioni. Gli specialisti risponderanno alle domande dei cittadini via mail.

Sulla tavola, niente aragoste e gamberi, meglio astici e scampi. Se siete tra i 12 milioni di italiani che hanno il colesterolo alto, fate attenzione a che cosa mangiate soprattutto d'estate.
Per contenere i livelli di guardia bisogna scegliere alimenti ricchi di fibre come frutta e verdura e preferire il pesce, ma tra i prodotti del mare, in particolare crostacei e molluschi, è necessario scegliere con attenzione.
Tra i maggiori «nemici», avvertono gli esperti, ci sono i calamari che registrano il record di concentrato di colesterolo. Meglio preferire le seppie che ne contengono meno della metà. E anche tra cozze e vongole è facile scegliere: le seconde sono molto meno dannose.
Tra i pesci, poi, sono più grassi quelli di fondo, come la cernia, rispetto ad esempio al dentice.
Per la Prima Giornata Nazionale del Colesterolo promossa dalla Società Italiana per lo Studio dell'Arteriosclerosi (SISA) in collaborazione con la Croce Rossa e la Società Italiana di Medicina Generale, si apre in questi giorni una campagna d'informazione per diffondere anche informazioni preziose come queste.
L'iniziativa, che prevede visite gratuite in tutta Italia, ha l'obiettivo di rendere consapevoli gli italiani del ruolo della componente genetica nell'ipercolesterolemia, che interessa circa mezzo milione di persone.
Si faranno esami del sangue in 22 centri, piazze e centri commerciali di 15 regioni e gli specialisti che risponderanno alle domande dei cittadini via mail, attraverso i siti della società scientifica.
Metà degli italiani che hanno il colesterolo alto non lo sa e gli uomini sono più a rischio delle donne.
Eppure, per il rischio di infarto e altri pericolosi eventi cardiovascolari, specie nei giovani il livello del colesterolo conta quasi il doppio di quello dell'ipertensione arteriosa.
«Nelle forme più gravi - spiega il professor Andrea Mezzetti, direttore del Centro di ricerca clinica dell'Università G. d'Annunzio di Chieti-Pescara e Presidente SISA - valori alti spesso si manifestano già dalle prime decadi di vita: è molto importante, quindi, eseguire i controlli sin da giovani, già a partire dai 20 anni e ripeterli almeno ogni 5 anni. C'è poi la forma poligenica comune, in cui fattori ambientali, l'alimentazione soprattutto, agiscono in presenza di fattori genetici predisponenti aumentando i livelli di colesterolo: questa forma, per fortuna meno grave, potrebbe interessare circa 1.200.000 italiani».
Il colesterolo alto è un male silente, che non dà sintomi ma che non va trascurato: con il passare degli anni può comportare la formazione di «placche», che ostruiscono le arterie e aumentano, insieme ad altri fattori, il rischio cardiovascolare.
Per questa Prima Giornata Nazionale del Colesterolo sono in programma, dunque, visite gratuite in collaborazione con la Croce Rossa.
Uno dei centri dove si faranno è nel Lazio, regione in cui oltre 90.000 cittadini hanno valori alti fin da bambini per la componente genetica.
Le visite prevedono la compilazione di un questionario sullo stile di vita, l'assunzione di farmaci oltre che sulla conoscenza di un'eventuale familiarità della patologia, utile a fornire una prima indicazione del rischio cardiovascolare globale.
Poi, viene eseguito un prelievo di sangue (capillare) per la misurazione dei livelli di colesterolo, glicemia, trigliceridi e viene fatta una misurazione della circonferenza vita.


Al termine della visita, al cittadino verrà consegnato un talloncino con i risultati delle analisi e i consigli degli specialisti su ulteriori eventuali esami di approfondimento.
Fino a venerdì 22 giugno ci sarà anche un servizio di informazione via mail al cittadino fornito dalla SISA per formulare domande agli specialisti.
Ecco i siti di riferimento: www.preveniamo.it - www.sisa.it

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