Il Colosseo acceso ogni volta che nel mondo una donna subirà violenza

Lo ha deciso ieri l'assemblea capitolina insieme ad altre iniziative a favore del gentil sesso. Tra queste quella dei «tassisti gentiluomini»: aspetteranno che le clienti entrino nel portone prima di andar via

Il Colosseo si illuminerà per le donne ogni volta che a Roma, in Italia o nel mondo verrà compiuto un omicidio, uno stupro o un gesto contro una rappresentante del gentil sesso. Lo ha stabilito ieri l'assemblea capitolina e lo presenta in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
«È un gesto simbolico, per fare luce sui casi di prevaricazione verso le donne ed evitare che restino nell'ombra», sottolinea il sindaco Gianni Alemanno, che ha sostenuto la mozione presentata dalla presidente della Commissione delle elette in Campidoglio, Monica Cirinnà (Pd). «Il nome scelto per questa iniziativa è "Fuori dall'ombra" - fa notare Cirinnà - sarà cura della Commissione da me presieduta segnalare all'amministrazione capitolina ogni episodio di violenza divulgato dai mezzi di informazione, perchè possa essere tempestivamente illuminato il Colosseo».
Ma la stessa Cirinnà segnala una nota stonata emersa ieri nel corso della votazione in Aula: «Purtroppo, a differenza di tutti gli altri atti che venivano dalla Commissione delle elette, questa mozione non è stata votata all'unanimità, ma solo a maggioranza e nelle file del centrodestra ci sono stati tre contrari e sei astenuti». A votare contro sono stati i consiglieri Berruti, Bianconi e Orsi mentre si sono astenuti Angelini, Cassone, De Micheli, Guidi, Mollicone e Naccari.
Il Comune ha deciso anche altre iniziative, come quella dei tassisti galantuomini, che la notte attendono finchè la donna che viaggia sola non sia entrata nel portone di casa. «La città non si presentà a mani vuote», dice il sindaco Gianni Alemanno.
Inoltre, per coloro che viaggiano sui taxi dalle 22 alle 7 del mattino è stata esteso lo sconto del 10 per cento sulla tariffa già previsto in passato. Sempre ieri la Giunta ha approvato una memoria su una moratoria sulla pubblicità lesiva della dignità delle donne, da applicarsi ai cartelloni pubblicitari di tutta la città. Non potranno apparire riproduzioni o affissioni offensive del corpo delle donne o che le dipingano in ruoli di disparità o subalternità sui 2.600 spazi che il Campidoglio detiene, e sui circa 30 mila che concede in uso.

Si sollecita anche il ministero delle Pari Opportunità a promuovere «i necessari adeguamenti normativi e sostenere, anche e soprattutto dal punto di vista economico, azioni reali di pari opportunità nella comunicazione pubblicitaria».

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