Un successo eterno scolpito nelle dodici tavole

Resiste in prima posizione "Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia", di Aldo Cazzullo, con più di 10.000 copie vendute

Un successo eterno scolpito nelle dodici tavole
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Continua la trionfale corsa attraverso il Mar Rosso editoriale di Aldo Cazzullo. Il suo Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia (HarperCollins Italia) prosegue a macinare oltre le diecimila copie. Precisamente: 13mila copie e seicentosei. Cazzullo resta il vero profeta delle vendite. Qualunque tema divulgativo prenda in mano, dal fascismo a Mosè, passando per Giulio Cesare, porta a pile e pile di libri venduti. Una Terra promessa di carta. Possiamo già immaginarci che andrà avanti dritto così sino alla manna delle vendite natalizie.

Per resistere a tanta potenza servono davvero una volontà tetragona e un piglio dittatoriale. Vedremo se riuscirà a mostrarle M. L'ora del destino (Bompiani) di Antonio Scurati. Questo quarto pannello dell'epopea ducesca racconta di Mussolini che precipita l'Italia in guerra e nella sconfitta. Ed esordisce con un molto incoraggiante secondo posto sull'onda di 12mila copie più spiccioli. Del resto un libro pieno di fascismo, Balbo e moschetto è un prodotto editoriale perfetto, che va a posizionarsi su uno zoccolo di pubblico consolidato. Anche di Scurati potremmo sentir parlare sino all'arrivo dei Re magi. Al terzo posto, invece, continua la sua corsa, anche se molto distanziata, Sveva Casati Modignani, regina del romanzo al femminile, con Lui, lei e il paradiso (Sperling & Kupfer). Siamo lontani dal duo di testa, ma la scrittrice milanese corre precisa come una metropolitana: 8mila e centonovantaquattro copie. Anche in questo caso la corsa lunga è facilmente prevedibile.

Interessante, ai piani più bassi, l'arrivo in Top ten di Han Kang, la scrittrice coreana appena premiata con il Nobel.

Il suo romanzo più noto e più pieno di sesso, La vegetariana (Adelphi, 2019) è arrivato in classifica. È un bel segnale perché significa che il Nobel per la Letteratura qualcosa muove... Non quanto il Premio Strega, ma qualcosa muove. In questo caso ottavo posto e 4mila e duecento copie più spiccioli.

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