Il commissario Baggio ha un anno di tempo per rifondare l’ippica

Disperate manovre dell’ultima ora di chi non voleva rassegnarsi all’ineluttabile, non sono bastate ad evitare all’ippica di casa nostra il sacrosanto commissariamento.
Il sottosegretario Gianni Letta e il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia sabato hanno firmato il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che dispone il commissariamento dell’Unire. Dunque, come ripetutamente avevamo previsto ed auspicato su queste colonne, Tiziano Baggio, manager trevigiano di provati meriti, già designato presidente dell’Unire dal Cdm del 19 febbraio scorso, è stato nominato Commissario.
A Baggio si affiancheranno i vicecommissari Manin Carabba, ex presidente delle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei Conti, Sandro Viani e Stefano Luciani, esperti del settore ippico. Il primo è il presidente degli allevatori del trotto e creatore insieme al francese Jean Pierre Dubois di Sua maestà Varenne; Stefano Luciani, dal canto suo, è il figlio di Lollo Luciani, per anni presidente degli allevatori del galoppo ed ora a capo di un’associazione di categoria che si contrappone a quella maggiore capitanata da Isabella Bezzera. Luciani jr, oltre ad essere a sua volta allevatore molto apprezzato ed innovativo, è anche giornalista ippico.
Con queste nomine, centrate ma anche coraggiose, il ministro Zaia ha scelto con coerenza un giusto mixer fra manager in grado di far quadrare i conti (quelli dell’Unire sono disastrosi) e tecnici che conoscono perfettamente la materia e che potranno finalmente indirizzare l’ente pubblico che governa l’ippica verso interventi di assoluta priorità. Non a caso fra i tecnici il ministro ha scelto due rappresentanti degli allevatori: non dimentichiamo che anche nel nostro Paese l’allevamento del cavallo da corsa è agricoltura.
E poi va rimarcato il fatto che il settore dell’allevamento è uno di quelli che stanno sopportando il maggior peso della crisi, anticipando in pratica il denaro per creare i cavalli, fulcro di tutto il sistema. «L’Unire deve superare questo momento di straordinaria difficoltà e Tiziano Baggio è l’uomo giusto per scongiurare la morte di un settore come l’ippica, tanto prezioso per l’identità della nostra agricoltura», ha detto il ministro. «Il commissariamento dell’Ente avrà durata un anno. Un periodo durante il quale mi auguro sarà realizzata l’attesa inversione di rotta nel comparto ippico, che merita di tornare agli splendori di un poi non così lontano passato».


Dunque il ministro Zaia, da considerare ormai il quasi governatore del Veneto, in procinto di lasciare l’ippica ha voluto concedere al settore l’ultima chance di uscire dal disastro. L’ippica ringrazia e si rimbocca le maniche.

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