Silvia Villani
Sono arrivati a decine tra esperti e operai armati di vanghe per sradicare le due alte magnolie in piazza Confalonieri, a pochi metri dal municipio di Cinisello Balsamo. Quando però le piante sono state caricate su un camion per essere ripiantate altrove, il panico è serpeggiato tra i dipendenti del settore Ecologia. Gli alberi non erano di proprietà dellamministrazione.
Poste davanti ad un palazzo, le magnolie sorgevano, infatti, su area privata ad uso pubblico. A portare allattenzione della minoranza cittadina la «svista» dellassessore di Rifondazione Rosa Riboldi, gli stessi residenti che si sono sentiti defraudati delle loro amate piante. «Si sono già verificati molti altri casi spiega Calogero Bongiovanni, capogruppo di An nel parlamentino cittadino nei quali lamministrazione ha sradicato degli alberi per eseguire dei lavori promettendo ai residenti di ripiantarli una volta terminate le opere di riqualificazione. Peccato però che la maggioranza, alcuni alti decine di metri, siano morti. Ora però si è arrivati a un caso limite. Il Comune, con i soldi dei contribuenti non si deve permettere di potare o addirittura togliere il verde dei privati».
Alla base del «trasloco» delle due magnolie sembra essere la protesta di alcuni negozianti titolari degli esercizi commerciali che si trovano al piano terra e al primo piano del palazzo «proprietario» degli alberi, che si sarebbero lamentati con lamministrazione perché le due piante nascondevano le vetrine ai passanti e agli eventuali clienti. «Se questa è la politica attuata dallamministrazione per favorire il commercio - ironizza il consigliere di An mi stupisco che un esponente dei Verdi sieda ancora in Giunta».
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