Pier Luigi Gardella
Prosegue nel chiostro del Collegio Emiliani di Nervi la rassegna musicale Estate Nerviese 2006. Stasera è previsto il «Concertango» un viaggio attraverso il Tango argentino proposto dal Damerini Ensemble, diretto da Massimiliano Damerini. È uno spettacolo col quale si mira a diffondere la cultura musicale e letteraria legata al tango; è un concerto di larga fruibilità perché la maggior parte delle melodie proposte sono note al grande pubblico, e che unisce ad una grande forza emozionale la raffinatezza di elaborazione e l'ottimo livello degli esecutori. I più celebri tanghi argentini (da Villoldo a Gardel a Piazzolla) vengono proposti in una nuova rielaborazione musicale curata dal M° Damerini per gruppo strumentale e voci soliste. Gli arrangiamenti sono stati pensati in maniera classica affidando l'esecuzione ad un gruppo d'archi (due violini, viola, due violoncelli, contrabbasso), clarinetto, pianoforte, e naturalmente alle voci - maschile e femminile. La scelta di questo programma fu dettata dal profondo legame lavorativo e sentimentale che Damerini ha sempre sentito verso l'Argentina e il Sud America. Perciò propose i primi arrangiamenti ad un gruppo di musicisti impegnati in un laboratorio sperimentale del corso di musica da camera, di cui è docente al Conservatorio. Nacque così l'Ensemble Astor Piazzolla successivamente ribattezzato Damerini Ensemble. L'interessamento e la collaborazione di Istituzioni come la Facoltà di Lingue dell'Università di Genova, la Fondazione Casa America e l'Associazione Liguri nel Mondo, l'incontro dell'Ensemble con un musicista come Hector Ulisses Passerella, hanno prodotto fermento attorno all'iniziativa stimolando il M° Damerini alla stesura di un programma completo, che è stato eseguito e inciso in CD ma non ancora diffuso.
Massimiliano Damerini, genovese, ha compiuto gli studi musicali nella sua città, sotto la guida di Alfredo They e di Martha Del Vecchio, diplomandosi in pianoforte e composizione. Considerato uno degli interpreti più rappresentativi della sua generazione, ha suonato in alcuni dei più importanti centri musicali del mondo, collaborando in qualità di solista con le più prestigiose orchestre e partecipando a festivals internazionali.
Il Times di Londra lo ha definito «dominatore assoluto della tastiera e del suono»; il famoso compositore Elliott Carter, dopo averlo ascoltato a New York, ha detto di lui: «Ogni suo concerto è un'esperienza indimenticabile»; e dopo il suo recital a Monaco nel 1997 la Suddeutsche Zeitung lo ha definito uno dei tre massimi pianisti italiani della nostra epoca, con Benedetti-Michelangeli e Pollini.
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