«Quando compongo musica il tempo si ferma. Questo mi permette di viaggiare con la mente, in tranquillità. Immagino ritmi e armonie di terre lontane, come lAfrica e lOriente». Stefano Ianne, classe 1963, fa parte di quellinteressante schiera di musicisti il cui faro di riferimento è rappresentato dal minimalismo americano, vale a dire per esempio Glass, Nyman, Reick.
Con la sua opera prima, «Variabili Armoniche» (pubblicata nel 2006), si è imposto allattenzione del pubblico come un emergente di talento, aspirante concorrente di artisti italiani già affermati come Ludovico Einaudi e Giovanni Allevi. Ora un ritorno in grande stile, in teatro, con il concerto «Mondovisioni». Ospite donore Antonella Ruggiero, Matia Bazar, virtuosa della voce da anni in proprio: durante il «live» le verrà consegnato un riconoscimento dellUnicef per il suo impegno morale con «Canzone fra le guerre».
«La musica è un enigma, è unemozione sospesa - dice il compositore -. La musica non va spiegata, piuttosto sentita. Che ognuno si guardi dentro e, ascoltandomi possa immaginare ciò che vuole». I brani di Ianne verranno eseguiti dallorchestra dei Pomeriggi musicali, diretta dal maestro Valter Sivilotti. «Con lui - aggiunge il compositore - ormai sono in completa simbiosi tanto che elaboriamo praticamente in tandem». E continua: «Valter ha creduto in me. Fantastici i suoi arrangiamenti per Aqua oppure per Ludwig, che io considero il mio miglior lavoro». Alle spalle un background che va dal jazz rock alla new age, per poi approdare alla musica dallascolto più impegnato, Ianne può essere considerato un esempio di minimalista «inquinato» dal pathos romantico».
Mondovisioni
domani ore 21
teatro Dal Verme
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.